Il giocatore ha ben impressionato nelle prime due giornate di campionato, soprattutto contro il Cosenza

L’avventura bresciana di Mehdi Léris è iniziata veramente alla grande: 150′ tra Ternana e Cosenza, tante giocate e grande personalità. Sul Giornale di Brescia di oggi è riportata l’intervista a Rolando Maran che parla del jolly di centrocampo arrivato in biancazzurro dalla Sampdoria.

IL DEBUTTO CON IL CHIEVO. “Era davvero molto giovane ma è un ragazzo nel quale ho sempre creduto, tanto che appena l’ho visto giocare l’ho voluto portare sempre con me in prima squadra, convinto che avrebbe avuto, come poi è stato, un’evoluzione importante. Per questo mi stupisce non poco vederlo in cadetteria visto che ha tutto per giocare in A“.

PROFESSIONISTA ESEMPLARE. “Mi colpì anche la sua serietà: gran lavoratore, non si tirava mai indietro e veniva al campo per imparare. Doti che, sommate a qualità tecnico-fisiche importanti, lo rendono un ottimo prospetto“.

MUTAMENTO TATTICO. “Lui giocava attaccante, fui io a spostarlo a centrocampo. In quel Chievo giocavamo con il rombo e lo utilizzai come mezzala o trequartista. Fu per lui un anno di apprendimento, ma nonostante avessi a disposizione una buonissima rosa, seppe ritagliarsi comunque, seppur senza un grosso minutaggio, il suo spazio. Ed aveva solo 19 anni…“.

SAPERSI ADATTARE. “Mezzala o esterno da inserimento sono i ruoli che può fare con grande facilità“.

IL BRESCIA. “I risultati ma soprattutto quanto mostrato in queste prime due giornate, fanno capire che la squadra ha le idee chiare. Ottimi acquisti, ma il migliore è quello fatto con Pippo Inzaghi e per questo sono convinto che il Brescia farà un grande campionato“.