L’ex centrocampista del Brescia Luciano De Paola ha raccontato ai nostri microfoni le buone sensazioni che ha quest’anno sulle Rondinelle
Il Brescia è arrivato alla sosta di novembre al comando, ma per Luciano De Paola non è una sorpresa. Sempre tifosissimo delle Rondinelle, “il pirata” ha grande fiducia quest’anno nell’undici di Inzaghi e l’equilibrio finalmente trovato tra difesa e attacco potrebbe permettere il grande salto.
Il Brescia è balzato al primo posto in classifica. Ci sono tanti segnali che fanno sognare la piazza; secondo te può ambire davvero alla promozione diretta? “Io penso proprio di sì perché la qualità della rosa è tanta e la personalità della squadra è importante. Poi quando si vincono delle partite anche in maniera un po’ rocambolesca, è il segno che sta girando tutto per il meglio. Anche dalla panchina i giocatori che subentrano sono spesso decisivi.”
E’ un caso che sia coinciso con il ritorno di Marroccu a fianco di Cellino? “Assolutamente no. Marroccu è un personaggio importante perché conosce Cellino da una vita e quindi si fidano entrambi ciecamente. Marroccu è un po’ la macchina della società con il presidente che ha bisogno di essere equilibrato ed avere la serenità giusta. A prescindere poi dai risultati, da quando è arrivato il direttore sportivo si vede che Cellino è molto più tranquillo anche nelle interviste. L’arrivo di Marroccu è stata proprio la ciliegina sulla torta.”
Quale giocatore ti ha stupito maggiormente e quale per ora ha deluso? “Tramoni mi ha stupito in maniera incredibile: è un ‘2000 di grande qualità, fac-simile dei giocatori di una volta che ti puntano e saltano l’uomo. E’ un giocatore completo. Chi mi ha deluso? Direi nessuno, forse magari mi aspettavo qualcosa di più da van de Looi che dopo un anno di apprendistato dovrebbe consacrarsi con Inzaghi.”
Un talento come Olzer fatica a trovare spazio. È solo colpa del modulo di Inzaghi che non prevede un trequartista centrale o c’è altro? “Olzer è giovanissimo, è normale che questo modulo lo penalizzi un po’. E’ comunque di grande prospettiva: anche solo allenandosi con quelli bravi, i giovani crescono.”
Cosa ne pensi del poco pubblico al Rigamonti sabato? Si è sentito anche qualche fischio sullo 0-0. “Io penso che il popolo bresciano sia abituato a vedere il calcio bello e di conseguenza quando c’è qualcosa che non gli piace, un po’ mugugna. Tutti vogliono che il Brescia vada in Serie A: i tifosi delle Rondinelle li conosco bene, vogliono sempre vincere. Quando però giochi contro l’ultima in classifica e soffri un po’ troppo, penso sia comprensibile che gli roda.”