Andrea Pirlo ha parlato in conferenza stampa al termine della gara persa dalla Sampdoria contro il Catanzaro: “E’ un momento così. Purtroppo se non fai gol non puoi vincere le partite. E’ un momento triste, in cui manchiamo di lucidità e purtroppo si vede in campo. Noi abbiamo parlato tanto anche durante la settimana ed è uscita anche tra di noi questa mancanza di cattiveria, ma bisogna averla dentro, non te la regala nessuno e non la puoi comprare da qualche parte. Abbiamo preso dei gol veramente stupidi: il primo su mezzo cross, non siamo andati a impattare la palla, il secondo che non abbiamo marcato in area. E’ una cosa su cui lavoriamo dal primo giorno di andare in area sull’uomo perché la palla da sola non entra, quindi bisogna marcare l’avversario. Sono disattenzioni e, al primo errore, in questo momento, succede questo. Bisogna stare concentrati al massimo perché quello che stanno facendo non è abbastanza e dobbiamo lavorare su questo”.
“Stiamo cercando di lavorare, poi quando non si vince, l’allenatore è sempre in discussione. Cercherò di dare il massimo per uscire da questa situazione, poi se si faranno altre scelte, faremo altro. Sapevamo che sarebbe stato un campionato difficile, però ci siamo anche complicati la vita da soli. I singoli possono fare tutto quello che vogliono, ma se non si aiuta la squadra, i risultati non arrivano. Ogni partita dobbiamo viverla come la partita decisiva, come la partita della morte. I fischi dei tifosi sono normali e la gente ha il diritto di fischiare quando la squadra non vince. Lo sapevamo già dall’inizio che ci avrebbero sostenuto sino alla fine, poi se non arriva il risultato la gente è normale che non sia soddisfatta. Dobbiamo avere la testa alta per reagire, lo possiamo fare e continueremo a lavorare su questo. Siamo tutti sulla stessa barca, si vince e si perde insieme, quindi è giusto che prendiamo queste critiche, però, come detto prima, si esce tutti insieme da questa situazione, senza trovare alibi. Abbiamo iniziato con questo progetto e con questi giocatori e bisogna supportarli fino alla fine”.