Giuseppe Incocciati, l’ex giocatore di Atalanta e Pisa ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni in vista della sfida di sabato tra i toscani e il Brescia

Giuseppe Incocciati ha giocato 62 partite con la maglia del Pisa segnando anche 19 reti tra il 1988 e il 1990. Ai nostri microfoni ha parlato sulla sfida di sabato analizzando anche il momento d’oro che sta vivendo il Brescia.

Il Brescia è balzato al primo posto in classifica vincendo anche nella sofferenza. Ci sono tanti segnali che fanno sognare la piazza; secondo te può ambire davvero alla promozione diretta? “Certo che sì, il Brescia però non deve pensare che pur essendo in testa alla classifica il campionato sia già concluso. Ha ragione Inzaghi a sostenere che essere in testa ora conta poco, sappiamo che il campionato di B è lungo e assai difficile. Io da giocatore ne ho vinti quattro e posso confermare le difficoltà per arrivare fino alla meta.”

Quale giocatore ti ha stupito maggiormente e quale per ora ha deluso? “Ogni elemento è parte integrante di un collettivo che, se funziona, come nel caso del Brescia, evidenzia compiti e funzioni dei singoli che devono mettere a disposizione tutto il loro sapere. Il Brescia ha un ottimo allenatore, una società sana e competente e ha giocatori bravi giovani ed esperti.”

Nel Brescia segnano più i centrocampisti degli attaccanti. Merito degli schemi di Inzaghi? “In una squadra tutti devono avere il desiderio quando si attacca di fare gol e non è compito solo esclusivamente degli attaccanti. Certo è che gli attaccanti in una squadra che vuole vincere devono senza dubbio andare in doppia cifra.”

Come spieghi questa crisi del Parma? “Quando si retrocede e si cambiano gli assetti spesso si fa fatica nei cadetti: è ciò che sta pagando il Parma a mio avviso finora.”

Il Pisa sta dimostrando di meritarsi il secondo posto; pensi che possa competere fino alla fine? “Il Pisa gioca un buon calcio e io credo che sarà lì su fino alla fine. Lo scontro diretto di sabato sarà interessantissimo.”