In esclusiva ai nostri microfoni Alfonso Stellittano, procuratore di Matthieu Huard, ci parla dell’ultimo acquisto di mercato del Brescia
Cinquantadue presenze in Ligue 2 con la maglia dell’Ajaccio prima dell’approdo a Brescia l’ultimo giorno di mercato con un giallo intorno al trasferimento: il suo procuratore Alfonso Stellittano ci presenta Matthieu Huard, fresco di prima convocazione sabato ad Alessandria e pronto per stupire Inzaghi.
Approdando al Brescia, possiamo dire che per Huard è il primo banco di prova importante della sua carriera? “Il primo vero banco di prova è stato il provino all’Ajaccio perché se non fosse passato, avrebbe probabilmente il calcio professionistico. E’ sicuramente una tappa importante perché andare in un paese straniero, in un club importante come il Brescia, rappresentano un ulteriore step in avanti.”
Come ha vissuto le ultime ore di mercato? “Con molta calma. Matthieu è un ragazzo tranquillissimo e sapevamo di trattare con una società molto seria. Eravamo sempre in contatto con Botturi e il suo staff: tutti volevamo che la trattativa andasse in porto.”
Matthieu è un terzino di spinta o predilige maggiormente la fase difensiva? Qual è la sua qualità migliore? “Di spinta, però difensivamente Huard ha raggiunto un buonissimo livello. Sa gestire entrambe le fasi e questa è la sua vera forza: è nato più offensivo, ma è la duttilità la sua arma in più. Le sue qualità migliori sono la tenuta mentale e la resistenza fisica. E’ inoltre molto intelligente quando è in campo: adesso sta cercando di imparare l’italiano il prima possibile per apprendere al meglio tutti gli schemi.”
Nel Brescia Huard ritrova Tramoni (suo ex compagno all’Ajaccio) e avrà come connazionale Ayé. Quanto questo pensi lo aiuterà nell’ambientamento? “Matteo è un bravissimo ragazzo e si conoscono da tanto tempo, mentre Ayé lo conosceva solo di fama. Con Tramoni all’Ajaccio giocavano entrambi sulla sinistra e si trovavano a meraviglia. Anche se non ci fosse stata questa colonia francese, approdare al Brescia per Huard è stato un onore. E’ rimasto subito impressionato dall’organizzazione della società, dal nuovo centro sportivo e dalla cura maniacale dei dettagli che tutti hanno, a cominciare da Inzaghi.”