L’ex centrocampista del Brescia si è concesso ai nostri microfoni per un’intervista esclusiva
Alessandro Budel vanta oltre 140 presenze in maglia Brescia tra il 2011 e il 2016, anni nei quali è diventato anche capitano. Oggi è commentatore DAZN e in esclusiva ai nostri microfoni ci ha rilasciato un’interessante intervista.
Clotet non rinnoverà; pensi sia una scelta giusta per lui e per il Brescia? “Onestamente mi dispiace perché pensavo potesse continuare il rapporto. Aveva fatto molto bene quest’anno: ha preso una squadra in zona playout e l’ha portata ai playoff. Ha espresso un ottimo calcio valorizzando anche qualche giovane. Insieme a Gastaldello hanno fatto un buonissimo lavoro.”
Il tecnico spagnolo è stato l’artefice della rimonta fino ai playoff: quali sono stati i suoi meriti e cosa ha cambiato rispetto ai suoi predecessori che tanto hanno faticato? “Ho visto una squadra più serena e con un’identità di gioco ben precisa: è riuscito a far ricredere il gruppo in sé stesso. Nonostante gli addii di Torregrossa e Sabelli e un girone d’andata contraddistinto da troppi giocatori che volevano essere ceduti, Clotet ha ricreato entusiasmo.”
Cellino negli ultimi anni ha puntato su allenatori alle prime esperienze: secondo te una per una piazza come Brescia servirebbe un tecnico più navigato? “Secondo me sì perché Brescia non è una piazza facile e quando bisogna vincere un campionato è importante avere un tecnico capace di gestire determinati giocatori. C’è da dire però che Clotet non aveva tanta esperienza e ha fatto comunque bene, quindi non è un dogma.”
Se dovessi scegliere un solo giocatore, quale dell’attuale rosa confermeresti ad ogni costo per puntare alla Serie A? “Direi Bjarnason. E’ in scadenza e le Rondinelle rischiano di perderlo. E’ stato determinante nel gitone di ritorno e ha l’esperienza giusta per far maturare tanti giovani. E’ tatticamente intelligente e abbina quantità e qualità.”
Il mercato del Brescia avrà bisogno di qualche innesto: un paio di nomi? “Un giocatore che potrebbe esplodere è Machin del Pescara; ha già militato nel Brescia, ma penso che abbia un potenziale notevole e potrebbe essere un’ottima scommessa. Colpani è un altro giocatore molto interessante, è giovane e può consacrarsi. Poi serve un attaccante di categoria, come per esempio Coda o Forte.”
L’anno prossimo più che una Serie B sarà una A2 con molte squadre forti e piazze storiche: una possibile sorpresa? “Come ogni anno ci sarà una neopromossa che stupirà: il Como sicuramente è una società importante che vorrà fare bene e può fare degli ottimi investimenti. Le neoretrocesse, Parma su tutte, vorranno dire la loro, ma ci sono altre piazze importanti come Brescia e Lecce pronte a giocarsi le loro carte.”