Celebra 80 anni quest’oggi l’allenatore Nedo Sonettti che portò in Serie A il Brescia nel 2000
Nedo Sonetti, allenatore che ottenne la promozione in Serie A con il Brescia nel 2000, oggi festeggia 80 anni. Il Corriere della Sera edizione Brescia lo ha intervistato e il mister di Piombino ha parlato molto delle rondinelle.
TANTE PROMOZIONI, POCHE CONFERME. “E’ sempre dipeso dai presidenti, ma non me ne sono mai fatto un cruccio. Mi fece male l’esonero del 2008-09: quando Corioni mi cacciò, eravamo quarti in classifica. Mi presentai nel suo ufficio e gli dissi: “Peccato, se rimanevo io si andava in Serie A”. Nonostante le incomprensioni con Gino e la sua famiglia ho sempre avuto un rapporto di massimo rispetto. Negli anni di Bergamo e Torino ci furono abboccamenti con alcune grandi, ma non se ne fece niente. I miei scudetti sono stati le promozioni“.
UN RAPPORTO SPECIALE CON MERO. “Fui io a chiamarlo “Sceriffo”, perché aveva una simpatia innata, ma anche una determinazione fuori dal comune. Tirava certe randellate ai suoi compagni in allenamento… Una fortuna per me averlo allenato“.
SU CELLINO. “Ho avuto esperienze amare, ma Cellino è un caso a parte. Sono convinto che il suo desiderio represso sia quello di allenare. Non può lavorare bene perché non è sereno con sé stesso. Era il problema del Cagliari prima, è il problema del Brescia adesso“.