L’ex allenatore del Monza ha militato anche nel Brescia nel 1990-91

Tra i doppi ex di questa partita c’è Alessio Delpiano, allenatore del Monza nel 2015-16 – la prima stagione della rinascita – ma prima ancora giocatore sia del Brescia (per un breve periodo di stagione 1990-91) sia dei brianzoli. L’abbiamo raggiunto telefonicamente per un parere sulla situazione delle due squadre in vista della sfida di lunedì al Rigamonti.

Come vede la situazione attuale delle due squadre? “Sia il Brescia sia il Monza hanno peccato d’incostanza in questa prima metà di stagione dopo essere partite per obiettivi importanti. Soprattutto il Monza si è attrezzato con nomi importanti per puntare alla A diretta. Rispetto alle stagioni che ho passato in biancorosso l’ambiente e le aspettative sono cambiate: la presidenza Giambelli puntava sui giovani, molti di loro provenienti dal vivaio, oggi c’è una proprietà che punta dichiaratamente in alto e non ha bisogno di presentazioni”.

Ricorda un momento particolare della metà stagione a Brescia? “Sicuramente il primo incontro con il patron Corioni, che fino ad allora avevo visto solo in tv, coinciso con la partenza in pullman il giorno del mio esordio in B. Anche se emotivamente sono più legato al Monza avendoci giocato per sette anni, posso dire che anche l’esperienza di Brescia è stata interessante anche se molto breve”.

Trova differenze tra la Serie B di allora e quella di oggi? “Sono cambiati principalmente i ritmi. Non ero uno dei giocatori più veloci della squadra, ma ho notato come oggi si corra di più. Però i giocatori più tecnici fanno ancora la differenza”.