Il difensore paraguayano ha portato indietro la mente ai suoi trascorsi di Brescia, oltre a fare il punto sulla  situazione attuale. Inoltre ha un ricordo speciale per una persona che non c’è più

Prima tifoso, poi calciatore del Brescia: si può sintetizzare così Victor Hugo Mareco. Brescia, una città che occupa un posto fisso nel cuore del difensore. Insieme a lui abbiamo ricordato i tempi passati e parlato del Brescia attuale.

Quale ricordi associa alla tua esperienza bresciana?

“Brescia  mi ha dato tanto. Mi ha fatto crescere come uomo, giocatore. Mi ha dato la possibilità di giocare in un calcio diverso, ma soprattutto con compagni di squadra fortissimi come Baggio, Guardiola e Toni. Anche la società in quegli anni mi ha dato tanto, soprattutto il presidente Corioni che per me è stato come un padre”.

Qual è la partita che le è rimasta più a cuore? 

“La partita che ricordo con più affetto è sicuramente quella della semifinale play off nel 2010 contro il Cittadella, dove trovai la via del gol al termine di una settimana parecchio tribolata. Ancora oggi, mi capita di riguardarlo”.

Cosa ne pensa del Brescia attuale? 

“Seguivo già il Brescia l’anno scorso in Serie A, quest’anno purtroppo non è continuo, credo che per andare in Serie A serva ben altro. La città sicuramente merita la massima serie e io, dal Paraguay, spero con tutto il cuore che ci possa arrivare e rimanerci in pianta stabile”.

Secondo lei, cosa manca per fare il salto di qualità?

“Per fare il salto di qualità ci vogliono tante cose. L’elemento principale è il gruppo come quello che avevamo formato noi nella stagione 2009/2010. Inoltre ci vuole l’unità del gruppo e della società”.

Cosa si sente di dire ai tifosi del Brescia?

“Ai tifosi mi sento di dire che occuperanno sempre una parte del mio cuore e una cosa che mi hanno insegnato è quella di non mollare mai ed è questo che gli dico di non mollare, soprattutto in questo periodo di forte difficoltà”.