Su 17 partite tra campionato e Coppa i più impiegati dal primo minuto sono stati Dessena e Spalek
Tre allenatori più uno ad interim, sette schieramenti diversi: il centrocampo del Brescia ha vissuto diversi cambiamenti prima di trovare la quadra. In 16 partite di campionato, più una (giocata) di Coppa, vediamo come è cambiata la mediana.
GLI STAKANOVISTI. Daniele Dessena, con 14 partite al via dal primo minuto, è stato il giocatore più impiegato al via: alle sue spalle, a quota 11, Nikolas Spalek che però conta anche due presenze “fuori classifica” come ala in un 4-3-3. Van de Looi (9) e il duo polacco Jagiello-Labojko (8) chiudono la fila dei primi cinque. Covid e infortuni hanno invece tenuto a lungo lontani dai campi Bisoli (5) e Ndoj (4), due degli alfieri della promozione di due anni fa.
I MODULI. La presenza di sette moduli diversi al via, e di un passaggio a situazioni di difesa a 3 con mister Dionigi, fa sì che in classifica ci siano alcuni “intrusi”: Martella, Sabelli e Verzeni si aggiungono a Ragusa, tornato nelle rotazioni come trequartista, e ad Ayé che nelle prime due gare con Delneri in panchina era alle spalle della punta nel 4-2-3-1 durato lo spazio di due giornate. Con 6 partite è il 4-3-2-1 il modulo più impiegato in partenza, seguito dal 4-3-1-2 con il trequartista (5 gare) che tanto bene aveva portato nel 2019.
SUBENTRATI. Discorso a parte per gli ingressi dalla panchina, che spesso hanno cambiato volto tattico alla squadra (più nelle sette giornate di Dionigi che con Lopez): la speciale classifica va a Jakub Labojko, entrato 8 volte dalla panchina, un dato che lo rende il centrocampista più presente assieme a Dessena (16 gare). Da segnalare l’apporto di Birkir Bjarnason, subentrato 5 volte negli ultimi due mesi: suo il gol che ha chiuso al meglio il 2020 del Brescia. In questa speciale classifica figurano anche Leonardo Morosini e Mattia Viviani, che hanno lasciato Brescia a settembre dopo una presenza a testa.