L’intervista al tecnico sulla Gazzetta dello Sport
Lunga intervista a Filippo Inzaghi sulla Gazzetta dello Sport: i principali argomenti sono la nascita del figlio Edoardo e il grande inizio di campionato del Brescia. Di seguito un estratto.
PATERNITA’ – “Il momento in cui te lo mettono in braccio la prima volta… incredibile. E mi sono chiesto: “Perché ho aspettato così tanto?” L’altro ieri ci siamo visti tutti insieme a Piacenza. I nonni sono felicissimi e i cuginetti si sono emozionati davanti a Edoardo. Che mangia tantissimo: ho paura che diventi un centravanti di peso. Lui mi farà ulteriormente crescere: un figlio può solo completarti. Amo ancora follemente il mio lavoro, però vivrò più serenamente qualche sconfitta”.
BRESCIA – “Siamo in simbiosi totale. Conta pochissimo essere primi oggi, sono importanti i progressi. Sulla carta non siamo la squadra più forte. I favoriti sono Parma e Benevento. Occhio a Monza, Lecce, Pisa, Frosinone, Reggina, Cremonese. Ma noi possiamo essere competitivi e abbiamo una tifoseria da A. Ho letto una statistica: ho fatto 39 gol negli ultimi 6 minuti. Io ci credevo sempre, evidentemente ho trasmesso questa cosa ai ragazzi. Cellino mi ha fatto sentire importante e mi fa lavorare con tranquillità”.
MONDO DEL CALCIO – “Mio fratello Simone ha trasmesso serenità all’ambiente. Sarebbe già una stagione positiva se passasse il turno in Champions, cosa che all’Inter non succede da tempo, e finisse tra le prime quattro. Ma credo che lotterà per lo scudetto fino alla fine. Ci siamo visti in occasione della prima partita di suo figlio Lorenzo che ha fatto un bellissimo gol contro la Juve. Però ci telefoniamo due o tre volte al giorno- Può vincere lo scudetto: la quasi sicura uscita dalla Champions League, per la quale sono dispiaciuto, potrebbe essere un vantaggio, come accadde all’Inter l’anno scorso. Mi lasci fare un applauso ai ragazzi della Curva Sud per la meravigliosa coreografia del derby. Shevchenko è capace di salvare il Genoa, gli auguro ogni bene”.
