Abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Emiliano Bonazzoli, ex bomber bresciano tra il 1996 e il 2000
E’ stato un attaccante che ha infiammato soprattutto le curve di Sampdoria e Reggina, ma nel suo lungo peregrinare in tutta Italia Emiliano Bonazzoli ha segnato ben 118 reti in 525 presenze. Nativo di Asola, ha militato nel Brescia tra il 1996 e il 2000 vincendo anche un campionato di Serie B.
Il Brescia è balzato al primo posto in classifica. Ci sono tanti segnali che fanno sognare la piazza; secondo te può ambire davvero alla promozione diretta? “Penso che il lavoro che Inzaghi ha fatto ad inizio anno stia uscendo in queste ultime partite. La squadra ha assimilato le idee del tecnico trovando una quadra perfetta. Per la promozione diretta è ancora dura e lunga la strada, ma se continua con questo passo il sogno potrà essere coronato.”
E’ un caso che sia coinciso con il ritorno di Marroccu a fianco di Cellino? “Cellino è un presidente vulcanico, ma con Marroccu trova quella stabilità necessaria per gestire al meglio la società.”
Il Brescia ora ha un gioco meno spettacolare rispetto all’inizio del campionato, ma ha trovato il giusto equilibrio in difesa. I campionati si vincono segnando un gol in più dell’avversario o subendone uno in meno? “Inzaghi sta facendo un gran lavoro e con i risultati delle ultime partite penso abbia sistemato soprattutto la difesa. Nella prime partite la squadra era ancora in rodaggio, ma ha stupito per la fase offensiva. Ora invece stupisce per l’equilibrio della manovra. I campionati si vincono infatti con la compattezza dello spogliatoio e con un allenatore come Inzaghi che sa fare la differenza in Serie B.”
Quale giocatore ti ha stupito maggiormente e quale per ora ha deluso? “Penso che trovarsi primi in classifica significa che tutti stanno facendo bene. Nessuno è sotto le aspettative, c’è sempre voglia di migliorarsi e Inzaghi è bravissimo nel tenere alto lo spirito di squadra.”
Il livello della Serie B è molto alto e una corazzata come il Parma sta faticando. Pensi che i valori della rosa verranno a galla o sorprese come il Pisa arriveranno fino in fondo? “La Serie B è difficilissima, soprattutto quest’anno. La scelta di un allenatore innovatore come Maresca non sta portando i risultati sperati al Parma, mentre il Pisa che magari sulla carta ha meno qualità, ha però una rosa che gioca da tanti anni insieme. Prevale sempre il gruppo sulla qualità del singolo.”
