La presidente delle Leonesse ha sottolineato delle troppe differenze tra la Serie B e la Serie A
Clara Gorno, presidente del Brescia Calcio femminile, è stata ospite di TMW Radio. Tra gli argomenti trattati il Brescia, il movimento del calcio femminile e i diritti televisivi.
IL BRESCIA. “Ho ereditato una storia importante. Cesari è stato un pezzo di storia del calcio femminile. La mia gestione è iniziata da un paio di mesi. E’ vero che non ho una grandissima conoscenza del calcio. Ma questo è anche un bene. La società di calcio è un’azienda a tutti gli effetti. Se sapessi troppo di calcio diventerei come quei presidenti che si sostituiscono agli allenatori. Non mi piace creare aspettative. O caricare troppo di responsabilità le ragazze. Non lo trovo giusto. Però il nostro nuovo direttore sportivo Rossi ha fatto un ottimo lavoro. Oltre alle qualità tecniche delle nuove arrivate, c’è stato uno studio di persone che sposino il nostro percorso. Noi abbiamo una rosa corta. Potrebbe mancare qualche pezzo. Però io credo molto nel nostro gruppo. Sto chiedendo alle mie atlete molti cambiamenti. Sto chiedendo alle ragazze di avere una mentalità professionista pur essendo delle dilettanti. Noi lavoriamo molto anche sul settore giovanile. Abbiamo la missione di far crescere calciatrici che un giorno potrebbero diventare delle Nazionali. Noi non abbiamo aiuti c’è troppo divario non solo con il calcio maschile ma anche con la Serie A femminile. Abbiamo bisogno che la Divisione Femminile ci aiuti altrimenti rischiamo di avere meno soldi da investire sul settore giovanile“.
DIRITTI TELEVISIVI. “Sarebbe importante se qualche partita di Serie B andasse in televisione. Il livello del campionato cadetto si è alzato molto. E con una sola promozione non è facile. Pink Bari e San Marino Academy sono retrocesse e vogliono tornare subito in Serie A. Le capisco, conviene molto dal punto sportivo e anche economico stare in quel campionato“.
CALCIO FEMMINILE. “Dovrebbe esserci più coesione e collaborazione tra i Presidenti. L’ho detto anche al presidente della Divisione Mantovani. Un esempio? All’assemblea di Lega ho chiesto di avere un aiuto anche per le trasferte. Noi partecipiamo a un campionato Nazionale. E’ possibile trovare un accordo magari con Trenitalia o Italo? O avere magari una collaborazione tra le società per individuare alberghi che potrebbe fare delle tariffe speciali alle squadre femminili? Sono piccoli aiuti che però diventerebbero importanti“.
