L’ex tecnico dell’Atalanta elogia il lavoro del presidente del Brescia che, a suo modo di vedere, ha fatto bene a puntare su Inzaghi

La scelta di Filippo Inzaghi come allenatore del Brescia ha diviso molti addetti ai lavori, ma Stefano Colantuono, in esclusiva a TifoBrescia.it, è sicuro che Massimo Cellino abbia fatto la scelta giusta a puntare sull’ex tecnico del Benevento.

Colantuono, che opinione si è fatto del Brescia?
“Cellino è un presidente che sa fare le squadre: si è affidato giustamente a Pippo, un allenatore che ha già vinto la Serie B due anni fa. Inzaghi quindi sa come si fa e se ci sarà unità di intenti alla fine il Brescia farà il campionato di vertice che la piazza si merita”.

Come vede il prossimo campionato di Serie B? Pare più una A2?
“Sul discorso della A2 non sono pienamente d’accordo: è una cosa che si dice ogni anno perché gioco forza ci sono squadre importanti che retrocedono. Sarà sicuramente un campionato importante e difficile: ci saranno club che partiranno un gradino sopra gli altri, ma non di più. Conterà molto azzeccare le giuste mosse sul mercato, ma non escludo sorprese sulla falsa riga dello scorso anno”.

Lei ha vinto due campionati di Serie B: qual è la ricetta per centrare la promozione? “Ci vuole molta calma perché è un campionato lungo e stressante. Nell’arco dei dieci mesi ci saranno momenti in cui bisognerà togliere il piede dall’acceleratore perché un calo è sempre fisiologico. Se in quei momenti di difficoltà il gruppo rimane compatto, la squadra costruita per fare un campionato di vertice alzerà l’asticella”.

Nella sua carriera ventennale da allenatore, c’è un giocatore in particolare al quale è particolarmente legato?
“Non posso dire un singolo giocatore perché estrarne uno sarebbe irrispettoso per tutti gli altri. Sicuramente i tanti giocatori allenati all’Atalanta mi hanno regalato le emozioni più grandi, ma ricordo con affetto anche i giocatori del Perugia come Baiocco vista la delicata situazione che abbiamo vissuto in Umbria.”

Infine un quesito sulla Nazionale. Di cosa è rimasto più stupito?
“Onestamente non sono rimasto molto sorpreso perché l’avevo già vista giocare benissimo durante le qualificazioni e all’Europeo non ha fatto altro che confermarsi. Si è visto fin dalle partite iniziali che era una Nazionale pronta per fare un percorso importante: poi è chiaro, vincere è sempre un terno al lotto, ci mancherebbe.”