Da quando il Brescia è tornato a giocare con il 4-3-1-2 è anche tornato a fare punti. E’ questo il sistema di gioco più adatto alle Rondinelle
Due vittorie, quattro pareggi e una sconfitta con 14 gol fatti e 11 subiti. Sono questi i numeri di quando il Brescia ha giocato con il modulo 4-3-1-2, lo stesso che due anni fa consentì di centrare la promozione in Serie A. Una garanzia per i biancoblù che hanno abbandonato il modulo con la difesa a tre.
Ma – come scrive Bresciaoggi – in questo sistema di gioco c’è comunque un’anomalia: il trequartista, che di fatto è il ruolo chiave. Dall’avvento di Corini infatti il Brescia ha rinunciato ai grandi trequartisti preferendogli dei centrocampisti di gamba. Meno qualità (la dimostrazione è Tremolada che trovava poco spazio), più corsa. Questo è ciò che garantisce Nikolas Spalek, nato come esterno, ma che è al terzo campionato da trequartista.
Nella partita contro il Chievo, a causa dell’assenza dello slovacco, si sono alternati Jagiello e Bjarnason che però non sono trequartisti. L’ultima alternativa, che nelle ultime due partite ha disputato qualche minuto in più rispetto al passato, è il finlandese Skrabb.