L’ex tecnico della salvezza 2017 dice la sua sulle ultime scelte societarie
Nel numero odierno Bresciaoggi ha intervistato Gigi Cagni, l’allenatore della salvezza 2016-17, sul tema degli esoneri e delle scelte fatte in questa stagione 2020-21 dalla società e dal presidente Cellino. Eccone un estratto.
RAZIONALITA’ – “A stupirmi è Cellino. Un presidente che capisce di calcio, o tra virgolette capiva. La speranza è che il nuovo tecnico riesca ad ottenere ciò che Cellino vuole. Ma il modo di procedere non è quello seguito finora. Io sono uno razionale. Non mi pare si sia proceduto in modo razionale. E Cellino è nel calcio da una vita”.
MERCATO – “Se fai la B, entrano in cassa una decina di milioni di euro. In C zero o quasi. Come professionista sono in questo mondo da 50 anni e ne ho viste di tutti i colori. Nessuno però mi può togliere il diritto di non capire. Con questo non voglio giudicare, oltretutto giudicare da fuori è sempre difficile. Se, come mi sembra di aver capito, il Brescia voleva puntare alla promozione, è impossibile capire perché sono stati cambiati 3 allenatori, è stata ceduta una punta da oltre 10 reti. Se il mio obiettivo è la promozione non si allestisce una difesa da ragazzini né si utilizza poco o niente un attaccante come Donnarumma“.
PIOVANI E DELNERI – “Non ho nemmeno capito la rinuncia a Edoardo Piovani. La persona giusta per dare una mano a gestire la squadra, è un vero professionista. Il team manager è determinante. (Tra gli allenatori) avrei salvato Del Neri. Lo conosco da 50 anni: un ottimo allenatore e una bravissima persona. L’uomo giusto se si intendeva provare a tornare in A”.