L’attaccante ha giocato sia nel Brescia sia nell’Ascoli negli anni Duemila

Tra i doppi ex di Brescia e Ascoli c’è Salvatore Bruno: l’attaccante classe 1979, che gioca ancora in Eccellenza emiliano-romagnola, ha militato tra i bianconeri dal 2001 al 2003 e dopo alcuni trasferimenti è approdato a Brescia nel 2005-06, segnando 13 gol in 37 presenze. Gli abbiamo chiesto le sue impressioni su questa prima parte di stagione delle due squadre, in vista della sfida di sabato al Del Duca.

Come ha visto le due squadre in questa prima parte di stagione? “L’Ascoli è partito male e ora sta cercando di rimediare con il mercato di riparazione, cosa che però non è semplice, forse ha puntato su troppi stranieri in fase di costruzione della rosa. In una piazza che “vive di calcio” servono elementi che possano capire al meglio la storia di quel club. Il Brescia è partito meglio ma ha avuto più alti e bassi, non è mai riuscito a decollare, anche per colpa delle assenze della prima metà di stagione. Ha influito anche la mancanza del pubblico, che sia ad Ascoli sia a Brescia è veramente il dodicesimo uomo in campo: sono molto affezionato a tutte e due le piazze, come tifoseria ma anche come città”.

Cosa dovrebbe cambiare il Brescia per invertire la rotta? “Il Brescia in realtà ha buoni giocatori in tutti i reparti, Donnarumma per esempio è un grande bomber che però ha iniziato la stagione tardi. La B poi è un campionato equilibrato, nel giro di 3-4 partite fai presto a scivolare in classifica. Non farebbe male prendere qualche giocatore italiano esperto in grado di fronteggiare la pressione e guidare gli altri”.

Quale è il ricordo più bello della stagione a Brescia? “I ricordi belli sono tanti, con Possanzini abbiamo formato una coppia gol importante. Un ricordo negativo è l’esonero di Maran dopo tre vittorie e al terzo posto: ci tagliò le gambe soprattutto mentalmente, si era rotto qualcosa, fino a quel momento eravamo lanciatissimi”.