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ESCLUSIVA – Antonio Filippini: “Il Brescia deve ancora calarsi nella realta della B”

Intervista all’ex centrocampista delle Rondinelle di fine anni 90 e i primi anni 2000, tornato poi a chiudere la carriera nel 2010 in biancoblù

Prima tifoso e dopo giocatore del Brescia, Antonio Filippini, che in maglietta biancoblù ha militato dal 1995 al 2004 e nell’ultima stagione della sua carriera (2010-2011) rievoca quegli anni e analizza il presente del Brescia, reduce da una sconfitta contro il Vicenza.

Che ricordi ha della sua esperienza a Brescia? Quale è la partita che ricorda meglio?
“Sono molto orgoglioso del mio percorso con la maglia del Brescia perché fondamentalmente essere bresciani e giocare nella squadra della propria città è un sogno e un vanto. La partita a cui sono legato di più è stata sicuramente quella del maggio 2001 contro il Bologna, quando in un Rigamonti gremito abbiamo ottenuto la salvezza. Una partita indimenticabile”.

Cosa ne pensa del Brescia attuale?
“L’ho visto anche l’altra sera. Secondo il mio punto di vista i giocatori li ha, ma a faticare molto è la fase difensiva. Penso però che se giocano sempre Sabelli, Chancellor, Martella e uno tra Mangraviti e Papetti si possa fare bene. Altra considerazione è l’atteggiamento: il Brescia deve nuovamente calarsi nella realtà della Serie B, dove sono fondamentali gli equilibri. Nella serie cadetta puoi vincere e perdere con chiunque”.

E’ appena iniziata la sessione invernale di mercato. Dove pensa si possa intervenire? 
Io interverrei soprattutto nel reparto difensivo con due elementi di spessore. Non si può pensare che un ragazzino come Papetti o Mangraviti che è un centrale adattato possano sorreggere  l’intero reparto. Manca uno come Romagnoli nella stagione della promozione di due anni fa”.

Panorama sulla Serie B. Chi pensa possa risalire la china? Chi invece può ambire ai sogni promozione?
“In basso, penso a una squadra come la Cremonese che si ritrova in fondo nonostante l’organico importante. Ma deve cambiare parecchio e mi stupisco del fatto che un tecnico come Bisoli non sia riuscito a smuovere gli equilibri. Probabilmente c’è poca connessione tra i giocatori. Altre squadre che sicuramente faranno di tutto pur di togliersi dalla zona rossa sono Ascoli e Pescara che hanno qualcosa in più rispetto alle altre. In alto, invece, è l’Empoli ad avere quel qualcosa in più delle altre, oltre a dimostrare un gran bel gioco. Subito dietro vedo Spal e Lecce”.

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