In tre stagioni il bilancio più positivo è sicuramente nell’anno della promozione
Le sessioni di mercato “di riparazione” dal 2017 a oggi sono state tre. Tre come gli acquisti (in gran parte indovinati) che hanno dato un’ulteriore spinta alla promozione 2018-19: da lunedì vedremo se il Brescia seguirà le orme di due anni fa, per cercare un rilancio tutto sommato ancora possibile (la zona playoff è più vicina di quella playout).
IL PRIMO ANNO. Il Brescia del 2017-18 approcciò il mese di gennaio con una rosa monstre di 35 giocatori, frutto di diversi acquisti compiuti in agosto dopo il passaggio di proprietà a Massimo Cellino. La squadra, che chiuse il girone d’andata quintultima con 23 punti, venne sfoltita con otto partenze (tra cui i prestiti in C di Cistana e Mangraviti), tornò sotto la guida di Roberto Boscaglia e in cambio portò a casa due affari dal mercato straniero, la meteora Kostantinidis e Nikolas Spalek, gli arrivi low cost di Curcio, Embalo e Okwonkwo ma soprattutto il riscatto per meno di un milione di Ernesto Torregrossa. Senza una vera “scossa” il Brescia si salvò all’ultima giornata pareggiando ad Ascoli.
LA PROMOZIONE. Solo tre nuovi arrivati a gennaio, ma (almeno due di loro) molto significativi. Il 2019 del Brescia, con pochi affari da segnalare in uscita (principalmente l’addio dei bresciani Minelli e Longhi, direzione Padova) iniziò con gli arrivi in prestito di Bruno Martella e Alejandro Rodriguez e quello, a titolo definitivo, di Daniele Dessena: l’attaccante spagnolo non troverà il gol, anche a causa di diversi guai fisici, mentre i due italiani entreranno subito nelle rotazioni di mister Eugenio Corini, firmando momenti importanti come la punizione di Martella a Verona e il gol promozione – con due gare d’anticipo – di Dessena, ancora contro l’Ascoli.
INCOMPIUTA. Il Brescia, che pure veniva da un buon mese di dicembre con le vittorie salvezza contro Spal e Lecce e il pareggio di Parma, entra in una serie negativa che finirà solo dopo la ripresa da Covid. Per tutto il mese di gennaio si parla di un difensore centrale per rimpiazzare Giangiacomo Magnani, tornato a Sassuolo, ma alla fine gli unici acquisti sono Birkir Bjarnason e Simon Skrabb. Lasciano Brescia anche Curcio, Morosini e Tremolada, quasi mai impiegati in A, e Alessandro Matri che colleziona 8 presenze (ricordate più che altro per i minuti passati alla bandierina nel successo dell’andata a Udine) prima di ritirarsi dal calcio.