Gastaldello rinuncia al regista lasciando Paghera in panchina e schierando Galazzi dal primo minuto; la squadra però ne risente e anche dal punto di vista fisico sembra molto in ritardo rispetto all’Ascoli che pressa alto ed è più tonico. Al 15′ i bianconeri passano in vantaggio con un contropiede portato avanti da Rodriguez e concluso da Falzerano con un tiro dalla traiettoria beffarda che trova impreparato Lezzerini. Il Brescia è lento a costruire gioco e non sfrutta le fasce, ma sembra alzare il baricento qualche minuti verso metà del primo tempo. E’ solo un fuoco di paglia perché Viviano rimane inoperoso e anzi, da calcio d’angolo, Botteghin di piatto calcia debole favorendo l’intervento del portiere bresciano. Nel finale di frazione da un cross dalla destra, Bianchi arriva a botta sicura, ma a portiere battuto ci pensa Botteghin a salvare sulla linea.
Nel secondo tempo entra Paghera e inzia, da regista, a fare la differenza. Il Brescia non rischia più e schiaccia sull’acceleratore. Prima Galazzi sfiora il gol olimpico direttamente da corner, poi Bianchi esalta Viviano. Ma le Rondinelle sono costantemente in forcing ed è un peccato aver regalato di fatto il primo tempo all’Ascoli che si trova davanti grazie a un solo tiro in porta. Dopo tanti sforzi però a cinque minuti dal termine, ecco il gol del pareggio: il tiro-cross di Bisoli trova pronto a centroarea Moncini per la deviazione in gol. Il Brescia segna ancora nel recupero con Olzer, ma è fuorigioco: i lombardi muovono ancora la classifica continuando a non perdere.
