I biancazzurri quando perdono, scelgono di farlo con ampi passivi. Fu un 3-0 contro il Frosinone e ieri è stato un 6-2 contro il Bari
Davvero poco si può imputare ad una squadra, il Brescia che ha compiuto un percorso entusiasmante. Il suo spirito garibaldino dato dalla giovane età dei suoi protagonisti è stato foriero di successi ma anche di un paio di tonfi marcati e gravi.
Infatti sia la trasferta a Frosinone (senza storia e terminata 3-0) sia la trasferta di Bari (che si è conclusa con un risultato che sarebbe nettissimo persino nel tennis 6-2) sono lo specchio di una squadra che fa pochi calcoli. Spesso è andata bene (si riguardi il gol allo scadere di Bianchi contro il Benevento) ma quando va male, non ci sono mezze misure: il crollo è verticale.
In ogni caso l’applauso dei tifosi è il più bell’attestato di stima che si potesse tributare ai ragazzi di Clotet che nonostante la partita irrimediabilmente compromessa hanno avuto uno scatto d’orgoglio nel finale e sono riusciti a segnare due reti.