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Bresciano, di professione terzino destro: Marco Zambelli è stato il capitano del Brescia negli anni più difficili del nuovo millennio

Questa è la pagina dedicata a Marco Zambelli. Bresciano doc, nato a Gavardo il 22 agosto 1985 ha militato tra le file delle Rondinelle per dodici stagioni. Cresce calcistiacamente nelle giovanili del suo paese prima di approdare nel Brescia a quindici anni. Trascorre tutta la trafila prima di debuttare con la prima squadra nel match di Coppa Italia del 30 ottobre 2003 contro il Palermo (2-3 con le reti di Alejandro Correa e Raul Gonzalez. Gianni De Biasi inizia ad apprezzare la sua facilità di corsa e piano piano lo priva alla Primavera per averlo costantemente in prima squadra.

Zambelli nel 2004 a soli diciannove anni debutta in Serie A: la prima apparizione è però solamente di un minuto subentrando nel recupero contro l’Udinese (la famosa partita del gol di Mannini con De Sanctis a terra). Nella giornata successiva è già titolare confermandosi fin da subito affidabile in fase difensiva e propositivo in fase di spinta. Quel Brescia però a fine stagione retrocedette, ma Zambelli rimane e riparte con lo stesso entusiasmo di sempre: dal 2005 però qualche infortunio troppo frequente inizia a tormentarlo.

Il primo gol in maglia biancoblu arriva solo nel 2007: Pisa-Brescia 0-3. Dopo la doppietta di Possanzini, Zambelli segna nella ripresa crollando a terra. E’ tanta la paura viste le recenti operazioni alle ginocchia, ma uscendo con la barella alza le mani per esultare rassicurando i bresciani. Alla fine furono soltanto crampi e già dalla giornata successiva il futuro capitano (quel giorno la fascia era sul braccio di Possanzini) riprese il suo ruolo da terzino destro.

Il 2010 è sicuramente l’anno più bello per Marco Zambelli con la promozione del Brescia in Serie A: è emblematico il suo volto triste dopo la partita persa contro il Padova ed euferico dopo il successo nei playoff contro il Torino. La massima serie purtroppo dura una sola stagione e il Brescia scende nuovamente in Serie B affrontando poi una serie di annate complicate con la cessione di Corioni e diversi problemi finanziari culminati con il 21esimo posto del 2015 che avrebbe significato retrocessione in Lega Pro se non fosse per il ripescaggio dovuto al fallimento del Parma.

Il 26 giugno di quell’anno l’amministratore delegato Sagramola annulla la rescissione del contratto di Zambelli con il Brescia: dopo 299 presenze, sette reti e ventuno assist le strade tra le Rondinelle e il suo capitano si separano definitivamente. Esempio di dedizione e sacrificio, Zambelli ha incarnato il vero senso della brescianità.

Cosa è stato, cosa ha rappresentato per te Marco Zambelli? Scrivilo qui sotto. Grazie.

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