L’intervista della Gazzetta dello Sport al numero 9 biancoblu
Stefano Moreo e i suoi 9 gol in Serie B, di cui ben 6 sotto la Nord: uno in meno del record personale stagione (fatto in C con il Venezia di Pippo Inzaghi): la Gazzetta dello Sport ha intervistato il numero 9 del Brescia nel numero odierno. Di seguito un estratto dell’intervista.
BRESCIA – “Giocare davanti ai tuoi tifosi dà più carica, segnare sotto la curva e fare festa con loro è il massimo. Ci vorrebbe però qualche gol in più fuori casa… Inzaghi alternava molto le punte: siamo in tanti e forti, sceglieva in base alla partita. Corini non ha mai cambiato, ci chiede più coraggio e più verticalizzazioni, dobbiamo coordinarci con il trequartista. Io mi sono sempre adattato, dopotutto conta fare gol e li sto facendo. Ma so che se non funziona, dietro c’è gente che scalpita. Fino all’ultima giornata ci sarà da credere alla promozione diretta: viste le distanze ridotte può succedere di tutto. Gli scontri diretti potrebbero essere decisivi”.
LE PROMOZIONI – “La prima (con l’Entella) bellissima, al primo anno da professionista, sempre titolare con Prina. La seconda eravamo nettamente i più forti e lì è nata la stima di Inzaghi, che mi ha voluto a Brescia. Chi non vorrebbe giocare in A? Ci si può arrivare a ogni età, bisogna crederci e volerlo. In D era un sogno, poi crescendo è diventato via via un obiettivo, perché bisogna andare sempre per gradi: la C, la B e ora la A. Io non sono un fenomeno, io mi devo costruire, i fenomeni sono altri”.