Il portiere è stato intervistato dal Giornale di Brescia
Il Giornale di Brescia ha intervistato il nuovo portiere delle Rondinelle Simone Perilli a margine del ritiro di Darfo Boario. Di seguito un estratto delle sue parole.
RILANCIO – “Porterò le mie motivazioni, sono ben al di sotto di quelle che erano le mie aspettative di carriera. Per il momento non è andata come mi aspettavo e per me Brescia è una grande occasione, solo un matto può dire no. Con tutto il rispetto per tutti, mi sembra di aver cambiato categoria. La storia di questa squadra è da vedere e anche quando ero piccolo, in epoca di grandi campionati e giocatori, mi piaceva”.
SFIDA – “Lo è a tutti gli effetti. La sfida è cercare di dare il massimo ogni giorno. Joronen mi ha fatto l’impressione di un grande portiere a cui onestamente cerco già di “rubare” qualcosa a ogni allenamento. I primi sei mesi a Pisa sono andati bene, poi le cose sono cambiate. Preferisco che sia il campo eventualmente a dire che portiere sono, voglio che il Brescia non si penta di avermi scelto”.
TIPO DI GIOCATORE – “Sono un portiere al quale piace rendersi utile in tutti i modi, con le indicazioni e la voce ancora prima che con le parate. Meglio fuori dai pali, perché sono un incosciente… Inzaghi chiede di giocare con i piedi e di essere utile in fase di possesso e di non possesso, vuole il portiere moderno insomma. Sono il classico romano, mi piace ridere ed essere nel gruppo, che a me sembra già molto compatto”.