I tre ex Brescia ripercorrono la cavalcata che portò il Brescia in piena zona playoff

Quattordici anni fa, nel campionato 2006/2007, il Brescia fu protagonista di una risalita in classifica molto simile a quella che si sta verificando in questa stagione. Allora, sulla panchina delle rondinelle, sedeva mister Serse Cosmi. Le ex rondinelle Fabiano Santacroce, Davide Zoboli e Matteo Serafini ripercorrono, sulle colonne del Giornale di Brescia, quel campionato.

Così Santacroce: “Mi ricordo benissimo di quell’annata. Credo che l’arrivo di Cosmi portò al gruppo soprattutto la serenità. Ed era quello che ci mancava tra lo Zeman di fine annata precedente e Somma d’inizio di quella stagione. Tornammo carichi mentalmente e facemmo un girone di ritorno bellissimo, tanto che mi resta ancora il cruccio per quei playoff non giocati perché sono convinto che, se ci fossero stati, per come ci eravamo arrivati li avremmo vinti. Rispetto al Brescia attuale avevamo qualche giocatore esperto in più che aiutò i più giovani”.

Queste le parole di Zoboli: “Quello era un gruppo con giocatori di valore. Cosmi, al suo arrivo, riuscì a toccare i tasti giusti, lavorando soprattutto sulla testa di noi giocatori. E questo riuscì a valorizzare al massimo le qualità dei singoli e di conseguenza della squadra. Somma era molto più tattico, Cosmi era più un motivatore anche se preparato e professionale. I risultati gli diedero ragione. Quello era un campionato molto stimolante: più che una serie B, pareva un A2. La presenza di Juve, Napoli e Genoa dava un livello alto a quelle sfide“.

Infine Serafini: “L’arrivo di Cosmi portò tatticamente un cambio di modulo. Ci mettemmo a tre e cambiarono gli equilibri in meglio. C’erano valori tecnici, ma anche umani. Ritrovammo la quadra, oltre che serenità e fiducia. Vedo molte similitudini con il Brescia di oggi. Un Brescia che deve prima di tutto conquistare la salvezza, poi perché non sperare che possano fare come noi allora“.