La sfida tra i due direttori tecnici è stata la metafora di quanto visto in campo: l’ex Milan e Barcellona ha piegato il suo collega
Due guru del calcio, anni e anni di esperienza ora a servizio di due squadre di Serie B: Giorgio Perinetti al Brescia e Ariedo Braida alla Cremonese. Il derby lombardo vinto dai grigiorossi sabato è stato un duello anche tra i direttori tecnici.
Perinetti, assente come sempre al Rigamonti, non ha presenziato alla partita, mentre Braida ha dato spettacolo dalla tribuna: i pochi presenti l’hanno visto prima arrabbiarsi ad ogni errore dei suoi giocatori per poi esaltarsi di fronte alla rimonta firmata Ciofani.
Il direttore del Brescia è al fianco di Cellino dal luglio scorso, ma con il presidente sardo il rapporto non è mai decollato e il suo voler decidere ogni aspetto della società mette molti freni alle idee di Perinetti, pensieroso sul suo futuro all’ombra del Cidneo. Nell’ultimo mercato di gennaio l’unico suo “colpo ad effetto” tra gli acquisti è stato Luca Pandolfi, fermo però ai box per un serio infortunio rimediato con la Turris.
Braida invece ha un passato ancora più illustre del suo collega rivale con le esperienze di Milan e Barcellona che parlano chiaro: ovunque è andato, ha sempre vinto. A Cremona è arrivato soltanto da dicembre, ma già nel mercato invernale ha piazzato colpi importanti come Carnesecchi, Baez, Colombo e Bartolomei.
Come sul campo, anche dal lato societario la sfida è vinta dalla Cremonese: Ciofani batte Ayè, Braida batte Perinetti.