Prima volta per il croato naturalizzato australiano, dai cui piedi passa uno dei due pericoli maggiori per il Monza
C’era grande attesa alla vigilia per il primo impatto italiano di Fran Karacic, il nuovo numero 2 del Brescia. L’esterno destro contro il Monza è cresciuto con lo scorrere del cronometro, sfiorando anche il gol sul finire del primo tempo.
POSIZIONE. C’è poco da descrivere: con la difesa a 3 Karacic è l’esterno destro a tutta fascia in un centrocampo a 4 o 5, nella posizione occupata da Sabelli e poi – decisamente fuori ruolo – da Ragusa. E da quel lato del campo ci sono stati progressi rispetto a quanto visto con Empoli, Vicenza e Pisa, soprattutto nel finale in fase d’attacco. In difesa il numero 2 parte un po’ meno bene (la miglior prestazione difensiva di Mangraviti, a sinistra nella linea a 3, rispetto a Papetti a destra forse non è tutta colpa del centrale classe 2002).
IL GOL SFIORATO. Nell’azione del possibile pari si sono resi pericolosi in due: van de Looi con un tiro deviato sul palo, e subito dopo lo stesso Karacic con una violenta botta centrale deviata in angolo: in entrambi i casi è determinante il portiere del Monza Di Gregorio.
DIESEL. Dopo qualche cross sbagliato al via (uno è ben indirizzato ma troppo debole per Ayé) Karacic comincia a mettere in mezzo palloni molto interessanti dalla destra proprio nei minuti finali, come se la tensione degli inizi fosse andata via col passare dei minuti. Nella ripresa sono più rare anche le incursioni pericolose brianzole da quel lato.
IL FUTURO. Attendiamo di vedere almeno qualche altra partita, magari contro squadre sulla carta meno attrezzate del Monza (che oltre ad avere una rosa forte di suo sta attraversando un buon momento e non perde da più di un mese): per ora Karacic è tra i pochi a cogliere una sufficienza piena nelle pagelle del giorno dopo.
