Tra i compleanni da festeggiare in casa Brescia nella giornata di oggi spicca su tutti quello di Pep Guardiola, grande giocatore e allenatore che ha indossato la maglia biancoblù
Il 18 gennaio è il giorno del compleanno di Pep Guardiola, giocatore e allenatore di fama mondiale, che nel corso della sua carriera ha indossato la mitica maglia con la “V” sul petto. L’attuale allenatore del Manchester City spegne oggi 50 candeline e Antonio Filippini, che con lui ha giocato nel Brescia, lo racconta in un’intervista sul quotidiano Bresciaoggi.
IL PRIMO GIORNO DI GUARDIOLA. “Quel giorno ci allenavamo a Coccaglio. Un campo piccolo e immaginavo lui, abituato al Barcellona e al Camp Nou: mi aspettavo una lamentela continua. Lavorò con l’entusiasmo di un ragazzino. Uno di noi, da subito“.
COM’ERA GUARDIOLA. “Il giocatore non ha bisogno di presentazioni: ha vinto tanto con il Barcellona. Come persona è umile, intelligente, sapeva stare in gruppo. E fuori, con gli amici di sempre, era simpaticissimo, alla mano, affidabile“.
UN RICORDO. “Pep allenava il Bayern, io e mio fratello Emanuele andammo a trovarlo a Monaco. Per 4-5 giorni osservavamo gli allenamenti, ci confrontavamo. E notammo che in campo era serio, carismatico, attento al più piccolo dettaglio. Ma con noi, anche quando spiegava il suo metodo di lavoro e le sue idee, scherzava, ci metteva la battuta su un calciatore, su una situazione“.
BRESCIA DREAM TEAM CON GUARDIOLA, BAGGIO, I FILIPPINI… “Non per niente abbiamo ottenuto il miglior piazzamento nella storia“.
GUARDIOLA E BAGGIO. “Erano molto simili: serissimi sul lavoro, simpaticissimi fuori. Guardiola era più estroverso all’esterno“.
GUARDIOLA MIGLIOR ALLENATORE DEL MONDO. “Sì, con Klopp e Mourinho. Ha innovato il calcio. Il suo Barcellona è irripetibile ma Pep è talmente intelligente che, al Bayern prima e al Manchester City adesso ha adattato i suoi principi di gioco alle caratteristiche dei giocatori“.