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Luigi Cagni

Luigi Cagni è un bresciano doc: dopo una parentesi da giocatore verrà ricordato per sempre dopo l'incredibile salvezza ottenuta da allenatore

Questa è la pagina dedicata a Luigi Cagni. Gigi Cagni nasce a Brescia nel 1950 e cresce nelle giovanili del club fino a debuttare in Serie A il 25 gennaio 1970 contro il Cagliari. Le otto presenze di quella stagione saranno le uniche in massima serie: nelle annate successive disputa solo campionati cadetti da terzino sinistro.

A 28 anni inizia ad accusare qualche acciacco fisico di troppo e il Brescia decide di cederlo alla Sambenedettese dove ottiene la salvezza nella prima stagione e retrocede in Serie C1 nella seconda. Trentenne, Nedo Sonetti lo riconverte nel ruolo di libero, nel quale disputa i successivi sette campionati con la maglia rossoblu, diventando bandiera e capitano. Ottiene la promozione in Serie B nel campionato 1980-1981, e nella stagione successiva realizza un gol da oltre 35 metri a Marassi, contro la Sampdoria.

Nel 1986, a seguito del secondo scandalo calcioscommesse, è squalificato quattro mesi per non aver denunciato chi aveva tentato di corromperlo. Nel 1987 lascia la Sambenedettese e il campionato cadetto, dopo 16 stagioni e 483 presenze (record per la categoria), per chiudere la carriera a 38 anni, con una breve tappa nell’Ospitaletto, conclusa all’ultimo posto in classifica con retrocessione in Serie C2.

Inizia la carriera da allenatore partendo dalla Primavera del Brescia. Alterna varie squadre tra Serie A e B e nel suo palmares arrivano un campionato di Serie C e uno di B vinto, entrambi con il Piacenza. Predilige particolarmente il gioco sulle fasce finalizzato al cross, per sfruttare le caratteristiche di un centravanti forte nel gioco aereo e di sponda. Ottiene ottimi risultati soprattutto a Genova, Empoli e Vicenza fino al 2017 quando riceve la chiamata del Brescia.

Prende il posto di Brocchi per le ultime dodici giornate. Le Rondinelle si trovano in una posizione disastrosa di classifica, ma con quattro vittorie, sette pareggi e una sola sconfitta (1-3 contro la SPAL, poi vincitrice del campionato), Cagni centra l’obiettivo della salvezza all’ultima giornata in un Rigamonti caloroso come non mai contro il Trapani. Terminata la stagione, sceglie però di non rimanere, giudicando l’impresa irripetibile e volendo lasciare un bel ricordo a tutta la città.

Cosa è stato, cosa ha rappresentato per te Luigi Cagni? Scrivilo qui sotto. Grazie.

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