Maran continua con il 3-5-2, mentre Pecchia risponde con il collaudato 4-2-3-1 con Benedyczak inizialmente in panchina, ma poi subentrato per l’infortunio di Colak. Il Brescia parte forte con un gol annullato a Moncini per fuorigioco, ma al 18′ si trova sotto per una prodezza di Bernabé: il mancino del numero dieci si spegne all’incrocio dei pali. Le Rondinelle non sembrano accusare il colpo e nell’azione immediatamente successiva Ayroldi prima assegna il rigore per un mani di Balogh, poi il VAR lo richiama e giustamente lo toglie. Questo è un brutto colpo per il Brescia che subisce il raddoppio al 24′: Man semina il panico sulla destra, approfitta di un errore tra Cistana e Papetti e fredda Andrenacci sotto le gambe. Piano piano i padroni di casa provano ad accorciare le distanze, ma la fortuna oggi non è dalla loro parte: l’arbitro prima annulla infatti un altro gol a Bianchi per fuorigioco di Olzer, poi da un cross di Adorni Chichizola prima perde il pallone, ma se lo ritrova in mano al momento del tap-in di Moncini.
La ripresa si apre con le proteste del Brescia per un presunto rigore non dato su Moncini, ma di fatto la spinta offensiva si spegne qui anche con i cambi di Maran. Il Parma manovra a piacimento e sfiora il terzo gol in più occasioni con Coulibaly e Mihaila. Con il passare dei minuti le squadre si allungano e negli ampi spazi sono i ducali a trovarsi meglio con la loro fantasia offensiva; l’unico guizzo bresciano è un turi rasoterra di Paghera che si perde a lato. Termina così 0-2: un risultato corretto, ma che comunque non fa sfigurare un buon Brescia davanti alla capolista.