Davide Dionigi, ex tecnico del Brescia, ha parlato ai microfoni della Gazzetta di Reggio della sfida che vedrà opposte le Rondinelle alla Reggiana:
“Con l’avvento di Maran il Brescia ha trovato una precisa identità, ciò che non aveva in precedenza. Maran è un allenatore esperto e di categoria. A prescindere dal modulo di gioco, il Brescia ha un organico di valore e con Maran ha trovato una buona organizzazione. E’ una squadra che difende a quattro e imposta a tre e ha come vertice del gioco il centravanti. Un modulo 3-4-2-1 molto duttile. Borrelli è l’attaccante su cui poggia la manovra d’attacco della squadra e a prescindere dalla sua capacità sotto rete, crea i presupposti per lo sviluppo della manovra. La Reggiana dovrà prestare molta attenzione a Borrelli.
È uno scontro diretto perché tutte le squadre, dai 19 punti in giù, sono nel calderone e rischiano di finire invischiate. Se prima c’era la corsa a evitare i play out, adesso il rischio e di ritrovarsi in zona retrocessione. Per questo definisco Reggiana-Brescia uno contro salvezza. Se per il momento escludiamo la Feralpisalò, troviamo lo Spezia a 10 punti e la Ternana a 11 poi otto squadre in tre punti. Sono sempre dell’idea che lo Spezia uscirà da questa delicata situazione di classifica, per cui questo scontro col Brescia è di vitale importanza. Pensi: se sbaglio partita mi ritrovo in zona retrocessione e questo ragionamento logora. Pensare di vincere ad ogni costo può diventare un’ossessione. E non va bene. Tutte le squadre, non solo la Reggiana, si sono complicate la vita, proprio perché ora la classifica è stretta e riguarda direttamente la zona retrocessione”.