Belingheri opta per Papetti terzino destro con il dirottamento di Dickmann a sinistra: scelta incomprensibile avendo Huard, Fares e Riviera in panchina. Il Brescia di fatto è catenacciaro e il piano di gioco è evidente: primo non prenderle. Il problema è che, oltre un tiro di Moncini, le Rondinelle sono imbarazzanti e al 17′ la Cremonese passa meritatamente in vantaggio: da calcio d’angolo Vazquez, solissimo in mezzo all’area, incoccia la traversa e sulla respinta Ravanelli è indisturbato nell’appoggiare in porta. Con il piano partita saltato, la reazione è inesistente: la squadra di Belingheri non gira, è sempre in ritardo e non ha nessun mordente per andare a riprendere la partita. Tanto che è la Cremonese a sfiorare più volte il raddoppio con Pickel e Coda prima di andare veramente sullo 0-2: al 32′ Antov semina Mangraviti e Besaggio e crossa in mezzo per Coda che di testa non ha problemi a battere Lezzerini.
Nella ripresa, dopo l’ovvia bordata di fischi del pubblico, la prima occasione capita sui piedi di Olzer, ma il suo piattone viene impattato male. E’ solo un fuoco di paglia però perché poi la Cremonese controlla il gioco a proprio piacimento e accelera quando vuole. Gli ospiti sfiorano il gol più volte, prima con Coda e poi con Collocolo fino al 33′ quando Ghiglione scippa il pallone a Galazzi e trafigge Lezzerini, ma il VAR annulla per fallo. Per rincarare la dose, seppur il risultato sia comunque generoso per noi, Okereke infila il terzo gol nel finale. Al Rigamonti è, l’ennesima, notte fonda.