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Gazzetta – Svolta in tre tappe: Gastaldello si gioca il posto prima della sosta

Cittadella, Palermo e Cremonese: il tecnico del Brescia si gioca tutto prima della pausa nazionali

Per Daniele Gastaldello, secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, saranno decisive le prossime tre partite contro Cittadella, Palermo e Cremonese per provare a blindare il proprio posto sulla panchina bresciana che, dopo i due ko consecutivi contro Modena e Bari, sembra ora in forte discussione. Di seguito ecco l’approfondimento della Gazzetta dello Sport sull’allenatore del Brescia.

 

“Non c’è spazio per le illusioni in Serie B: alti, bassi e sopravvive solo chi impara a rialzarsi meglio. Il Brescia era ripartito col piede giusto dopo l’estate più nera. Un avvio magico a spazzar via l’incantesimo di una retrocessione da incubo, che l’aveva lasciata prigioniera della lunga attesa di una riammissione arrivata così in extremis che per gli altri il campionato era già iniziato. Pronti via e la squadra, per la maggior parte confermata dopo la discesa in C subita sul campo, aveva collezionato 3 vittorie e 4 pareggi in 7 partite: miglior difesa, nuovo modulo granitico con la difesa a 3, gli ultimi acquisti protagonisti, i confermati rigenerati. Ma sono bastate 2 partite di fila in casa, in meno di una settimana, per ripiombare fra dubbi e incertezze. Male col Modena, male pure col Bari: adesso la situazione è tutt’altro che tranquilla per Daniele Gastaldello.

 

Il posto dell’ex difensore, capitano e vice di Pep Clotet, da anni pupillo del presidente Massimo Cellino, non è più tanto al sicuro. Il Brescia delle ultime uscite è stato incostante, a tratti timoroso, prevedibile nella manovra offensiva quanto fragile sugli attacchi avversari nei momenti di maggior pressione: non a caso ha incassato in 2 giornate più reti che nelle precedenti 7. Adesso il calendario propone due trasferte di fila, contro il Cittadella sabato e a Palermo fra una settimana, prima di provare a riconquistare il Rigamonti nel derby con la Cremonese in agenda domenica 12. Tre sfide prima della sosta: Gastaldello gode della stima di Cellino ma in mancanza di risultati rischia l’esonero.

 

Il presidente, l’ha detto e ripetuto, caldeggia l’utilizzo del 4-3-1-2, il suo modulo preferito. Gastaldello l’ha rispolverato contro il Bari, per la verità con esiti non proprio incoraggianti. Il Brescia è piaciuto per un tempo, ha segnato ma non ha chiuso i conti anche perché davanti punge sempre troppo poco rispetto alla mole di gioco prodotta. Sia o non sia una questione di modulo, sta di fatto che la difesa a quattro è andata sott’acqua in più di una circostanza. I terzini e i centrali a disposizione sono più adatti a un 3-5-2. La questione tattica va risolta, un modulo d’elezione dev’esserci. Ma non è detto che sia questo il nodo fondamentale da sciogliere.

 

Gastaldello deve ingegnarsi a trovare un rimedio per le figure mancanti. Il Brescia non ha, nell’ordine: un marcatore brevilineo (si può farne a meno, con la giusta protezione); un regista naturale (la mancanza rende il gioco più lento e leggibile); un fantasista in grado di saltare l’uomo (potrebbe diventarlo Olzer). In attesa del mercato, ci sono due leader: Cistana, sulla via del rientro, e Bisoli, il capitano venuto a mancare durante il match con il Bari (sull’1-0: è finita 1-2) per un «trauma contusivo osseo al ginocchio sinistro». Senza di loro la squadra s’è persa. Cistana sta per tornare disponibile, Bisoli lo sarà fra 2-3 partite. Una difficoltà in più da superare per Gastaldello, chiamato a una nuova operazione-rilancio col vantaggio di 2 partite da recuperare”.

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