Brescia e Feralpisalò sono pronte a scendere in campo, l’una di fronte all’altra per dare vita ad un confronto dai tratti inediti del panorama calcistico italiano. Due storie diametralmente opposte a confronto. In una sfida dal significato speciale che va oltre i tre punti e la classifica. Di seguito l’analisi di Bresciaoggi:
“Da una parte la squadra regina della Serie B per presenze (65) e promozioni (12), dall’altra la matricola assoluta. L’espressione del capoluogo, la squadra dei bresciani, contro la società che in soli 14 anni di vita (la Feralpisalò nacque nel 2009 dalla fusione tra Feralpi Lonato e Salò) ha saputo scalare le gerarchie del calcio italiano: Serie D, immediato ripescaggio tra i professionisti (allora C2), promozione in C1 nel 2010-11 (1 1, 2-1 nella finale play-off contro la Pro Patria), il consolidamento in Lega Pro, costantemente con le prime, e l’8 aprile scorso, vigilia di Pasqua, sotto la pioggia battente il gol di Butic alla Triestina e lo storico salto in Serie B. Il Brescia viene da un’estate che più tribolata non poteva essere. La retrocessione in C del 1° giugno dopo la doppia sfida play-out contro il Cosenza, gli incidenti di quella notte maledetta, l’interminabile iter della giustizia sportiva prima e ordinaria poi che porta alla definitiva esclusione della Reggina e alla riammissione dei biancazzurri in B”.