Bresciaoggi ha riportato sul suo portale un fatto molto curioso legato a Silvio Berlusconi
Il 15 marzo 1987, dopo la vittoria per 1-0 sul Milan, con gol di Tullio Gritti, fu Silvio Berlusconi a bussare alla porta del Brescia. “Non è una leggenda, è successo veramente – ricorda oggi Stefano Bonometti a Bresciaoggi, recordman di presenze nella storia del club, 422 fra Serie A, B e C1 -. È vero, Silvio Berlusconi si è sempre dimostrato una grande persona per questi comportamenti, perché ho sentito altri colleghi raccontarmi di episodi simili in situazioni del genere. Per noi fu una soddisfazione, ricevere i complimenti del presidente del Milan che avevamo appena sconfitto: una gioia ulteriore dopo l’impresa sul campo. Berlusconi dimostrava rispetto nei confronti degli altri, che in quel caso eravamo noi, e un’inusuale capacità di accettare la sconfitta. Eravamo stupiti e io onestamente lo sono ancora, in generale, se ci penso: in tanti anni di carriera non mi è mai ricapitato. Un caso di sportività più unico che raro”.
“Berlusconi comunque sapeva rendere onore a chi si dimostrava migliore, quando capitava che il suo Milan perdesse: non succedeva spesso, in verità – osserva Bonometti -. Come presidente nel calcio è stato un vero vincente, ha iniziato un’era e l’ha chiusa, ha scoperto un allenatore come Sacchi e l’ha lanciato, ha puntato con coraggio su idee nuove e da lì sono nati i successi. Servono inventiva e voglia di fare bene. Berlusconi con il Milan è stato un numero uno. Anche dopo quella sconfitta a Brescia”.