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ESCLUSIVA Cristina Merli: “Lavoriamo nella direzione giusta, le vittorie arriveranno”

La mezzala del Brescia Cristina Merli spazia a tutto campo proprio come predilige giocare sul rettangolo verde

Cristina Merli, centrocampista di spicco del Brescia femminile è desiderosa di vivere una stagione da protagonista.  Ma come primo punto della discussione è inevitabile partire dall’attualità e dall’avvio di stagione un pochino claudicante. Una partenza non certamente esaltante anche se si intravedono tutti i presupposti per una risalita: “Sono pareggi utili a muovere la classifica. I cambiamenti alla guida tecnica non sempre producono risultati immediati. Sono contenta del nuovo allenatore, Seleman è professionale e stiamo lavorando molto bene. Sono certa che le vittorie non tarderanno ad arrivare“.

Il pareggio a reti bianche contro la neopromossa Arezzo evidenzia un fattore positivo: “Abbiamo giocato un buon primo tempo purtroppo non siamo riuscite a sbloccarla e a incanalare la partita dalla nostra parte. Arezzo è una buona squadra, non facile da affrontare inoltre può giocare con l’entusiasmo della neopromossa. Tuttavia non avere preso il gol è positivo ma sotto porta dobbiamo migliorare tanto“.

Una mezz’ala d’inserimento non ha paura di infilarsi nel luogo più ostico: l’area di rigore avversaria. Anche nelle interviste non elude le difficoltà: “Sicuramente l’obiettivo è un altro rispetto classifica attuale ma giochiamo una partita alla volta. Il campionato è ancora più complicato dello scorso, sono retrocesse squadre ambizione e ne sono salite altrettante. Serve ancora un po’ di pazienza prima di delineare l’obiettivo“.

Parole da leader dello spogliatoio per una ragazza che calcisticamente parlando si trova ancora nell’età di mezzo: “Vado d’accordo con tutte le mie compagne però mi rendo conto di non essere più una giovanissima. Pertanto per me è naturale assumere le responsabilità e metterci la faccia quando serve”.

Anche perché da talento precocissimo ha avuto modo di confrontarsi con le migliori giocatrici azzurre: “Mi allenavo in prima squadra a 15 anni poi mi sono rotta due crociati. Il Brescia era già il Brescia che vinse lo scudetto con Sabatino e Cernoia giusto per citarne due. Ma io mi ritengo soddisfatta per la mia carriera, certo non sono stata la più fortunata del mondo anche se riconosco che il calcio mi ha restituito tanto“.

L’ultima annata si è conclusa con una grande amarezza: “La scorsa stagione si è conclusa, c’è voglia di riscatto e concludere in modo diverso. Abbiamo imparato molto e lotteremo per il nostro sogno, il nostro obiettivo. Il passato non si può cambiare ma siamo più motivate di prima“.

Per una giocatrice che punta sempre a migliorarsi e che ha l’obiettivo personale della doppia cifra, prevale lo spirito di appartenenza alla maglia. “Chi mi conosce sa cosa significhi Brescia per me. E’ la mia seconda casa, un luogo speciale. Rispetto ad altre maglie ha un peso diverso ma prevale il piacere e l’orgoglio di indossarla sulle responsabilità“.

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