L’ex compagno di squadra al Genoa e con le rondinelle Valon Behrami tratteggia Flavio del quale è mentore

L’edizione odierna del Giornale di Brescia propone l’intervista realizzata con Valon Behrami. L’ex centrocampista delle rondinelle ha parlato di Flavio Bianchi, con il quale ha condiviso anche lo spogliatoio del Genoa.

“Prima del suo trasferimento gli dissi che avrebbe dovuto avere pazienza, soffrire per qualche tempo, e mettere a frutto l’iniziale adattamento nella stagione successiva, che per lui sarebbe stata quella vera. Lui ha un lato molto sensibile: nella vita è un bene, nel calcio un po’ meno. Si lascia condizionare parecchio dagli eventi: se le cose vanno bene sa esprimersi al meglio, ma se prendono una piega differente rischia di assorbire questa negatività. Deve imparare a conoscersi, e credetemi, non è per nulla semplice”.

BEHRAMI MENTORE DI BIANCHI GIA’ AL GENOA. “Siccome eravamo molti in prima squadra, l’allenatore era costretto a lasciare in disparte qualcuno nelle fasi finali degli allenamenti. Io mi tiravo fuori per vecchiaia, e lui veniva spesso sacrificato perché di fronte aveva attaccanti molto importanti. Un giorno lo vidi giù di corda per questo motivo, quasi con le lacrime agli occhi, e gli dissi: “Ti rendi conto di quanto rispetto abbiano nei tuoi confronti i giocatori che ci sono qua? Soltanto questo dovrebbe bastare a renderti felice”“.

I GIOVANI DEL BRESCIA. “A Brescia ho apprezzato la mentalità di tutti i giovani che ho incontrato: avevo perso un po’ di speranza nei confronti della nuova generazione, lì l’ho ritrovata. Cito ad esempio Papetti: continuo a sentirlo spesso, lo scorso anno non aveva un’inquadratura definita, ma sono contento che adesso stia avendo continuità. Se farà i giusti step a livello mentale, diventerà un giocatore molto forte“.