Stefano Moreo, anche ieri contro il Como, ha giocato a tuttocampo sacrificandosi fino in difesa e rimanendo in campo novanta minuti
Quante volte avete visto Stefano Moreo in ripiegamento difensivo? Tante, forse per qualcuno troppe. Sì, perché poi è difficile essere letali sottoporta dopo aver corso così tanto per coprire. L’attaccante ex Empoli, capocannoniere di squadra lo scorso anno, è ancora a quota zero gol in campionato.
Clotet chiede a Moreo un lavoro a trecentosessanta gradi e lui, senza battere ciglio, lo esegue alla perfezione. Ayé e Bianchi sono i terminali più offensivi, mentre lui è quello che svaria su tutto il fronte. In un modulo più particolare rispetto al 4-3-1-2 ieri contro il Como ha agito da jolly non iscrivendosi sul tabellino dei marcatori grazie ad un paio di interventi importanti di Ghidotti.
Brescia ovviamente si aspetta tanti gol da Moreo, ma lui sembra essere diventato l’uomo che fa segnare gli altri. Contro il Sudtirol Ndoj e Bianchi, ieri Bertagnoli: da suo sacrificio passa molto del Brescia di Clotet.