Alla presentazione ufficiale, il centrocampista libico dimostra che il tempo è passato ma il suo amore per Brescia no.
Il trentenne è raggiante di fronte ai giornalisti: “Sono molto felice per il ritorno a Brescia. La mia priorità è sempre stata tornare qui. Ho aspettato fino alla fine l’offerta della società anche rischiando che saltassero altre trattative”.
Ahmad Benali ripercorre la sua carriera e il motivo per cui è tornato: “Sono andato via nel 2015 mentre il club viveva un momento molto particolare. Da allora il Brescia più forte ed è cresciuto molto. E’ stata una scelta di cuore perché economicamente ho rifiutato proposte superiori. Brescia è speciale perché mi ha preso in un momento difficile, a vent’anni quando non ero nessuno e mi ha fatto esordire tra i pro. Mi sento in debito con questa società e con questi tifosi”.
In questi lunghi sette anni molte cose sono cambiate: “Brescia è una squadra forte con tanti giovani. Durante la partita di Como mi hanno fatto un’ottima impressione. Una prova matura, non è facile vincere contro una squadra così. Ci può stare di rischiare qualcosa”.
La sua lunga carriera sarà utile per svezzare i più giovani: “Posso offrire il mio contributo a livello di esperienza. Ringrazio la società per la fiducia, sono orgoglioso di essere parte del progetto. Voglio dare una mano nella crescita dei giovani“.
Il suo approdo all’ombra del Cidneo non nasconde eccessive pressioni: “La serie B insegna che gli obiettivi stagionali devono essere definiti da marzo in poi“.
Sabato c’è l’esordio al Rigamonti: “Clotet mi ha chiesto la massima disponibilità. Non vedo l’ora di tornare al Rigamonti. Ma l’unica cosa che conta è fare 3 punti con il Perugia”.
Ormai è come se fosse un giocatore italiano a tutti gli effetti: “Calcisticamente mi sento un giocatore italiano. Ringrazierò a vita l’Italia, un Paese meraviglioso“.