Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Andrea Caracciolo ha parlato degli attaccanti del prossimo campionato cadetto

Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport fa capolino una lunga intervista ad Andrea Caracciolo, ex attaccante del Brescia e neopresidente del Lumezzane. L’airone ha fatto il punto sugli attaccanti del prossimo campionatio non rivendosi in nessuno dei principali protagonisti e incoronando Coda come miglior bomber di categoria.

Sul Brescia Caracciolo ha parlato ovviamente di Moreo: “Aprezzo il suo modo di mettersi a disposizione della squadra. Ma è più il partner idea le di una prima punta, come Possanzini che avevo al mio fianco quando con il Brescia salimmo in A nel 2010.”

Infine ha concluso parlando del suo passato con la maglia delle Rondinelle: “Corioni ha puntato su di me a nemmeno vent’anni quando non mi voleva nessuno o quasi. Corioni, grande intenditore di calcio a cui mi ispiro, sapeva andare contro corrente. Con il Brescia è stata una lunga storia d’amore. Con Gino l’unico momento-no fu quando rifiutai il trasferimento alla Dinamo Kiev: non la prese benissi mo… Una pausa di riflessione in un rapporto stupendo che porto nel cuore, come l’affetto per il Brescia che è nel mio destino. Per questo ho preferito restare dove mi sentivo così bene piuttosto di vivere nuove avventure altrove, anche davanti ad offerte allettanti. Da bambino avevo la scritta Forza Brescia sullo zaino che portavo a scuola. Quando ho indossato la maglia con la V sul petto mi sono sentito un eroe con i superpoteri. Qualcosa di magico. E nel Bresciano, non a caso, ho messo radici.”