“Spillo” Altobelli si confessa sul quotidiano Bresciaoggi e rivela la grande impresa del mondiale del 1982.
Ci sono gol che entrano più di altri nella memoria collettiva, nella sera di Madrid oltre all’urlo liberatorio di Tardelli, c’è quel tris di Altobelli in grado di chiudere anzitempo la finale.
Il dribbling elegante su Schumacher e palla accarezzata in rete. “Sono emozioni ancora molto forti. Non c’è una sola volta che quando si va in giro non venga ricordata a me, e ai miei compagni di nazionale, quella partita. Quella vittoria, quel mondiale. È un successo rimasto nella mente e nel cuore degli italiani: speciale e dai contorni unici. In questi giorni sono poi stato nella mia Sonnino e con tanti altri campioni abbiamo celebrato questo anniversario a noi tanto caro“.
L’epica del calcio italiano è rappresentata dalla guida tecnica di Bearzot, dalle telecronache di Nando Martellini e da quell’Italia troppo bella per non essere ricordata con un filo di malinconia.