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Penna in trasferta – Manfredini (Il Resto del Carlino): “La Spal fatica tra le mura amiche”

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La Spal dell’ex Clotet è tra le delusioni del campionato: costruita per un ruolo da protagonista, è relegata in quattordicesima posizione

In vista di Brescia-Spal abbiamo intervistato il collega de “Il Resto del Carlino” Stefano Manfredini per parlare della situazione degli estensi e delle aspettative attorno a questa partita.

Com’è stato il cammino di avvicinamento degli estensi all’icontro contro il Brescia? “Il percorso della Spal è stato molto altalenante. Del resto bisogna tenere conto che la squadra è stata costruita all’ultimo momento in seguito al cambio di proprietà. La rosa è stata completamente rifatta: non si poteva pensare ad una squadra continua fin da subito. A inizio campionato sono anche arrivati risultati incoraggianti come le vittorie contro Pordenone e Vicenza e il pareggio contro il Monza, in trasferta invece è stata più complicata. Improvvisamente poi le cose cambiate: la Spal ha iniziato a faticare tra le mura amiche, mentre fuori casa non ha più perso.”

Anche quest’anno la Spal sembrava costruita per un campionato di vertice e in realtà sta un po’ deludendo. Come ha preso la piazza questo inizio di stagione? “L’anno scorso sì, la squadra era stata costruita per un campionato di vertice. Quest’anno invece è stato abbattuto il monte ingaggio e la piazza ha preso bene la chiarezza della nuova società: il primo anno non si possono porre grandi obiettivi. La gente è anche tornata allo stadio volentieri, c’è affetto intorno a questa squadra.”

Come valuti il lavoro di Clotet? “Lo considero positivo. Non è un allenatore italiano di quelli che prendono una squadra e ottengono subito risultati. Lui sta cambiando profondamente la mentalità della squadra e gli va dato tempo. Clotet si sta adattando anche lui a questa nuova realtà: ad inizio stagione si sono viste anche bellissime partite con gioco verticale e pressing alto, poi quando i risultati sono iniziati a mancare, il tecnico è un po’ tornato sui suoi passi.”

Quali sono i punti di forza e i punti deboli della Spal? “I punti di forza sono innanzitutto il centrocampo con il ritorno al cento per cento di Viviani (sta facendo la differenza nel suo ruolo) e Mancosu che nelle ultime partite è tornato a segnare con continuità. Colombo è la rivelazione di questo camponato: tornerà proprio contro il Brescia dopo la squalifica. I punti deboli invece sono le amnesie difensive con i troppi gol presi in modo assurdo e il dilemma del portiere che si trascina da inizio stagione con il continuo ballottaggio Pomini-Thiam-Seculin.”

Quali sono i giocatori più temibili del Brescia? “Più che giocatori singoli, parlerei di tutto l’organico che è completo in ogni reparto. Inzaghi ha in mano una squadra attrezzata per la Serie A, un gradino sotto solo al Lecce che reputo la prima favorita per la promozione. Il Brescia deve trovare continuità in casa, in Serie B fare risultati tra le mura amiche è fondamentale”.

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