Il pareggio contro il Lecce lascia aperta questa domanda: il Brescia ha subito gol nel momento migliore, reagendo però alla grande
Poteva andare meglio, poteva andare peggio. La sfida contro il Lecce lascia il Brescia con il rammarico in bocca, ma incassare un gol a meno di dieci minuti di fine avrebbe potuto tagliare le gambe a chiunque. Solitamente quando una squadra merita il primo tempo e l’altra la ripresa, il pareggio è il risultato più giusto, ma proviamo ad andare oltre questo concetto comune.
Dopo tutto sia Baroni che Inzaghi in conferenza stampa hanno mostrato rammarico per non aver portato a casa l’intera posta in palio. Il Lecce ha avuto due occasioni nel primo tempo con la traversa di Strefezza e la parata di Perilli sullo stesso numero ventisette giallorosso e al minuto 81 si è trovata in vantaggio colpendo il Brescia nel suo momento migliore.
Le Rondinelle, dopo un primo tempo opaco, nella ripresa hanno messo alle corde Bleve, bravo prima su Bertagnoli e miracoloso poi su Bisoli. Sembrava imminente il gol del vantaggio e invece è arrivata la beffa con Dermaku che, saltando più in alto di Chancellor, ha trovato un Perilli non proprio reattivo.
Colpo del ko? No. Il Brescia ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e sei minuti dopo Bisoli (chi se non lui dopo la bella favola di Spalek sabato contro la Cremonese?) è riuscito ad acciuffare un pareggio quasi insperato, ma altrettanto sperato con un tiro ravvicinato dopo il palo di Chancellor. Nel finale poi tra Brescia e Lecce se c’è stata una squadra che ha provato a vincere, è stato, senza riuscirci, il Brescia.
Passato per il big match di giornata, non è stata sicuramente una partita trascendentale. La chiave del gioco è presto riassumibile: il duello Strefezza-Pajac. Il terzino del Brescia provava costantemente a stare alto, ma quando veniva puntato dall’esterno offensivo giallorosso erano spesso dolori Al contrario, dal mancino del terzino del Brescia sono nate tutte le occasioni delle Rondinelle. Pareggio Pajac-Strefezza, pareggio Brescia-Lecce.
