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Penna in trasferta – Amato (CalcioLecce): “Il Lecce può contare sui migliori esterni offensivi della categoria”

Il Lecce viene da otto risultati utili consecutivi dopo la sconfitta alla prima giornata: i pugliesi si candidano ad un ruolo da protagonista

In vista di Brescia-Lecce abbiamo intervistato il collega di “CalcioLecce” Alessio Amato per parlare della situazione dei pugliesi e delle aspettative attorno a questa partita valida per la decima giornata del campionato di Serie B.

Dopo la sconfitta alla prima giornata, il Lecce ha collezionato un filotto di otto risultati utili consecutivi. Quanto crede la piazza in un campionato di vertice? “Rispetto all’anno scorso in cui il Lecce veniva dalla Serie A e veniva indicato da tutti come grande favorita per la promozione, quest’anno c’è maggiore incertezza. Tanti nomi come Maggio, Falco e Mancosu non ci sono più ed è normale avere qualche dubbio in più. Corvino ha comprato Strefezza e Di Mariano, ma ci sono anche tanti giovani stranieri che si devono adattare al nostro campionato. Adesso siamo a oltre un quarto di stagione: la piazza ha capito la qualità della rosa e si rema tutti verso un sogno, più che un obiettivo.”

Corini è un ex ancora molto amato qui a Brescia. In cosa ha fallito lo scorso campionato? “Corini ha avuto le sue difficoltà, ma ha pagato a caro prezzo soprattutto il finale della scorsa stagione. L’inizio è molto simile a quello di Baroni: sconfitta 3-0 a Cremona quest’anno e 3-0 proprio a Brescia lo scorso. Corini poi fece un grandissimo campionato fino allo stop per Covid del Pescara: le zero vittorie nelle ultime quattro sono costate la Serie A diretta. E ai playoff, senza il rigore calciato alle stelle da Mancuso, il Lecce se la sarebbe potuta giocare poi con il Cittadella in finale.”

Nonostante l’attacco sia sulla carta il reparto migliore, la difesa con sole otto reti subite ha permesso di essere a ridosso della zona promozione diretta. Baroni ha trovato il giusto assetto? “La vittoria migliore di Baroni è l’aver dato maggiore solidità ad una difesa che negli ultimi anni ha balbettato. Il Lecce ora è meno efficace in avanti (in media i giallorossi calciano meno in porta rispetto al passato con Liverani e Corini), ma è più equilibrato.”

Coda ha messo a referto “solo” quattro reti con un rigore. Pensi che possa consacrarsi anche quest’anno? “Le potenzialità ci sono tutte perché, oltre ai gol, è sempre protagonista di ottime giocate. Ne ha falliti però altrettanti non impossibili che sarebbero stati decisivi: con quei gol il Lecce avrebbe sei o sette punti in più. Però ci sta, con Baroni nel 4-3-3 Coda ha anche compiti di appoggio per far salire la squadra.”

Quali sono i punti di forza e i punti deboli del Lecce? “I punti di forza sono un’ottima difesa e un grande equilibrio tra tutti i reparti. I singoli sono sicuramente molto importanti con gli esterni probabilmente più forti del campionato come Strefezza e Di Mariano che possono sempre fare la differenza. I punti deboli sono la mancanza del killer instict da grande squadra e per ora anche la poca qualità delle riserve che Baroni ha in panchina.”

Quali sono i giocatori più temibili del Brescia? “Ti premetto che il Brescia è una di quelle squadre che temo di più come collettivo e non per le individualità. Anche Inzaghi sta ricalcando questa impressione, come con Corini e Clotet. Ayé, Bisoli, Ndoj e Spalek sono giocatori che contro il Lecce hanno sempre fatto bene: io non impazzisco per loro, ma sono temibilissimi.”

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