Continuano le video interviste sul canale Youtube della società
Continuano le video interviste del Brescia per i 110 anni dalla nascita della società. Dopo Michele Arcari tocca di nuovo a un tesserato attuale del Brescia, il difensore Andrea Cistana che è stato tra i protagonisti dell’ultima promozione in A nel 2019. Di seguito un estratto delle sue parole.
RICORDI – “Nonostante avessi pochi anni ricordo due momenti: Brescia-Lazio, l’ultima di Baggio al Rigamonti e la sua uscita dal campo, sicuramente un momento emozionante, l’altro è la finale dei playoff 2010 Brescia-Torino, ero a fare il raccattapalle e mi trovai in mezzo ai giocatori sul campo con il pallone in mano. L’avevo passato a Possanzini che poi è diventato il mio allenatore della Primavera. Salvi è sicuramente una bandiera, ho avuto la fortuna di essere allenato da lui nei Giovanissimi nazionali e poi come allenatore in seconda della Primavera”.
IN CAMPO – “Agli esordi in molti mi chiedevano come mi sentivo, ma la cosa che più mi faceva effetto era vedere i ragazzini che correvano a prendere il pallone per passartelo: mi sono ritrovato in loro. Più giochi più prendi l’abitudine. Mi ha reso orgoglioso la promozione, ma anche il fatto di difendere la squadra della mia città ogni sabato o domenica. Il 2018-19 è stato un anno fantastico, ho preferito rimanere anche se non partivo nemmeno in panchina. Con le assenze di Gastaldello e Lancini giocai titolare contro il Pescara: ho iniziato a giocarle tutte subito dopo, con l’arrivo di mister Corini. Le partite hanno iniziato a girare bene e una volta raggiunta la vetta non l’abbiamo più mollata”.
SALITA DI GRADO – “Sicuramente negli anni le mie responsabilità in squadra sono cresciute. Giocando più partite diventi più parte integrante e “scali” le gerarchie. Con il presidente ho un rapporto ottimo, ha sempre creduto in me anche nell’anno della promozione in cui sarei dovuto andare in prestito. Mi fa piacere essere stato chiamato assieme a tanti grandi campioni della storia del Brescia. Spero di vederci tutti allo stadio come ai vecchi tempi, a tifare la Leonessa”.
