Il regista di Flero, campione del mondo 2006, è cresciuto prima nella Voluntas poi nella primavera biancoblù
Tra gli ex Brescia che compiono gli anni il 19 maggio c’è anche un campione del mondo 2006. È Andrea Pirlo, che vista la carriera internazionale che lo ha visto vincere tutto con Milan, Italia e Juventus (di cui oggi è l’allenatore) è stato forse il più famoso giocatore di un vivaio biancoblù che ha prodotto decine di nomi importanti negli anni Novanta. Dopo il quadriennio 1988-92 alla Voluntas arriva nel triennio 1992-95 nei Giovanissimi e poi negli Allievi del Brescia e a 16 anni gioca la sua prima partita in A a Reggio Emilia.
L’anno successivo torna in Primavera dove vince il Torneo di Viareggio, per poi esordire in pianta stabile nel biennio 1996-98. Dopo due spezzoni anonimi con l’Inter, intervallati da un buon campionato di A in prestito alla Reggina (1999-2000, condito da un europeo Under 21 vinto e un quarto di finale olimpico a Sydney), torna a Brescia in prestito nel girone di ritorno 2001, il tempo di partecipare alla qualificazione Intertoto delle Rondinelle allenate da Carlo Mazzone che ha l’intuizione di arretrarlo in regia: non segna, ma è suo l’assist al centimetro per Roberto Baggio che il 1° aprile 2001 vale il pareggio esterno con la Juventus.
In tutto Pirlo colleziona in prima squadra 59 presenze e 6 gol: nell’estate 2001 il Milan lo acquista dall’Inter. Sarà la svolta definitiva della carriera per il regista flerese, che nel 2006 segna il primissimo gol dell’Italia al mondiale vinto in Germania (il temporaneo 1-0 col Ghana), serve l’assist decisivo a Fabio Grosso per la rete in semifinale contro i padroni di casa e trasforma uno dei rigori decisivi in finale contro la Francia.
