L’ex allenatore delle rondinelle ha parlato in vista del playoff di domani
L’ultima volta che il Brescia disputò i playoff alla guida delle rondinelle c’era Alessandro Calori. Correva la stagione 2012/13 e i biancazzurri centrarono gli spareggi, anche in quell’occasione, vincendo l’ultima giornata. Proprio Calori è stato protagonista di un’intervista sul Bresciaoggi.
SU QUEL PLAYOFF. “Resta il rammarico di essere usciti senza sconfitte contro il Livorno. Avremmo meritato di più. A Livorno, nella seconda decisiva partita, stradominammo. Tante occasioni, il gol di Corvia. Purtroppo incassammo su una deviazione. Fummo sfortunati. Quella è una componente che non puoi prevedere e che devi accettare. Molti parlano di episodi. Come diceva Arrigo Sacchi, il fattore C è determinante“.
QUESTO BRESCIA L’HA STUPITA? “Sinceramente, no: non mi ha stupito visto l’ultimo periodo. Clotet ha trovato la quadratura. Cistana ha dato equilibrio alla difesa, Bjarnason è entrato in forma al momento giusto, Ayé è diventato un finalizzatore eccellente. Anche Bisoli è tornato sui suoi livelli. Troppo spesso ci dimentichiamo quanto il Covid abbia inciso: ultimamente il Brescia ha ritrovato in condizione giocatori che in precedenza sono stati frenati dal virus. Discorso che vale anche per Donnarumma e Mangraviti, credo“.
CONTRO IL CITTADELLA DA FAVORITI O SFAVORITI? “Il Brescia mentalmente è messo benissimo: il peggio è passato, può affrontare i playoff di slancio dopo una bella rincorsa. Può proseguire e tentare l’impresa. Ce la può fare attraverso la determinazione, la coesione del gruppo. Il Cittadella è una squadra ostica e crede nel suo sogno. Il Brescia è più forte tecnicamente, ma per vincere dovrà prevalere sul piano fisico. Glielo auguro e ho fiducia: ha acquisito una mentalità vincente, può arrivare al traguardo finale“.