La Spal è tra le delusioni del campionato con un ruolo da assoluta protagonista trasformato in una speranza playoff
In vista di Brescia-Spal abbiamo intervistato il collega de “Il Resto del Carlino” Stefano Manfredini per parlare della situazione degli estensi e delle aspettative attorno a questa partita.
Come hai visto il campionato delle due squadre finora? “E’ stato un campionato al di sotto delle aspettative per entrambe le squadre se consideriamo che un anno fa sia Brescia che Spal giocavano in Serie A. Ci si poteva augurare un campionato da assolute protagoniste e invece ci sono stati evidentemente diversi problemi. Il Brescia ha avuto tanti allenatori e solo adesso sembra che Clotet abbia trovato una sorta di quadratura del cerchio, mentre la Spal invece ha fatto un buon girone d’andata per poi perdersi nel ritorno.”
La Spal è partita con l’obiettivo promozione: quale pensi sia la causa che l’ha relegata a lottare “solo” per un posto playoff? “La Spal si sta portando dietro dei difetti che non è stato facile correggere sul mercato: sono restati giocatori di Serie A senza la giusta motivazione. Berisha e Valoti stanno facendo un ottimo campionato, altri invece sono al di sotto delle loro potenzialità come Paloschi e Murgia. Nel mercato di gennaio è stato fatto qualche cambio con gli addii di Castro e Salamon. La squadra paradossalmente fatica più con le piccole che con le grandi, mancando di personalità.”
Quattro anni fa l’ultimo precedente al Rigamonti in Serie B è di buon auspicio per la Spal: pensi possa ripetersi? “Ce lo ricordiamo bene: era la primavera 2017. Non eravamo abituati a vincere la Serie B e quella fu una vittoria pesantissima. La doppietta di Mora e il gol di Antenucci misero un’ipoteca sulla promozione finale. Ripetersi sabato sarà sicuramente più difficile.”
Questo stop forzato dal focolaio Covid del Pescara ha permesso di recuperare alcuni giocatori; pensi che Rastelli rischierà qualche big già sabato? “Lo stop ha permesso di recuperare giocatori importanti, soprattutto in attacco, come Paloschi che era fermo da tantissimo tempo. Potrebbe giocare già dal primo minuto così come Asensio e Viviani, anche se non stanno ancora benissimo. I punti interrogativi principali sono Valoti, che ha una distorsione alla caviglia, e Vicari, che fa i conti con la lombalgia da diverso tempo.”
Quali sono i punti deboli degli estensi? “Se si legge la rosa della Spal non sembrano esserci grossi punti deboli per essere una squadra di Serie B. Però durante l’anno se ne sono manifestati tanti, a partire dal segnare con continuità. Il miglior marcatore è una mezzala come Valoti che ha fatto undici gol, mentre un big come Paloschi è stato a lungo ai box. Si fa ancora affidamento su Floccari, ma ormai ha 39 anni. Nel girone di ritorno poi si sono subiti tanti gol con Vicari e Tomovic che hanno avuto qualche difficoltà di troppo.”
Quali sono i giocatori più temibili del Brescia? “Mi verrebbe da dire Donnarumma anche se quest’anno non si sta esprimendo sui suoi livelli; resta un attaccante che in Serie B fa la differenza. Ndoj e Ayé sono due giocatori sicuramente pericolosi che stanno facendo un buon campionato. In difesa il rientro di Cistana è stato decisamente importante per gli equilibri della squadra di Clotet”.
