La riscossa del Brescia è passata anche dal mercato invernale con la cessione di Dessena che ha liberato lo spazio per Bjarnason, prima utilizzato con il contagocce
Il mercato di gennaio in casa Brescia ha portato la giusta scossa insieme al nuovo allenatore Clotet: il giocatore che più ha beneficiato di questo cambiamento è Birkir Bjarnason che, con la partenza di Dessena, è diventato un perno insostituibile del centrocampo.
L’ex centrocampista del Cagliari nella prima parte di stagione è sceso in campo in diciotto delle venti partite prima di essere ceduto al Pescara. In ben nove occasioni ha giocato tutti i novanta minuti segnando anche due reti contro Cosenza e Cremonese. Dessena ha sempre dato un ottimo apporto, ma l’età non più giovanissima cominciava ad essere un peso per un giocatore di corsa e quantità.
Ecco perché nell’ultimo giorno di mercato, dopo qualche crepa nel rapporto con Cellino, ha preso la decisione di partire direzione Pescara, squadra quasi spacciata nella lotta salvezza. A Brescia ha avuto quindi più spazio Bjarnason. Spazio conquistato e meritato a suon di prestazioni eccellenti, quasi sempre da migliore tra le file biancoblu.
L’islandese è stato l’uomo in più per Clotet ed è diventato imprescindibile tanto da variare spesso posizione a centrocampo: parte come mezzala, ma sovente finisce per giocare dietro le punte o in qualche occasione si è abbassato anche come regista davanti alla difesa.
Da quando il vichingo ha inanellato prestazioni convincenti, tutto il Brescia ne giova: l’ultima rincorsa verso i playoff passa anche e soprattutto dalla continuità dell’islandese.