I loro rientri sono alla base dell’ottimo momento che sta vivendo il Brescia: Ndoj e Cistana possono riportare in alto le Rondinelle

Due giocatori di ben altra categoria: chissà come sarebbe ora la loro carriera senza gli infortuni. Parliamo di Emanuele Ndoj e Andrea Cistana, i due “nuovi” pilastri del Brescia di Clotet. Definirli nuovi è un eufemismo, eppure le Rondinelle quest’anno hanno potuto contare con il contagocce sul loro apporto.

Il difensore è tornato nel match contro la Virtus Entella e il Brescia in quattro incontri ha subito un solo gol. Un caso? Non credo proprio. Cistana è un leader in difesa, sa marcare e impostare il gioco; inoltre la sua grande dote è quella di far giocare bene anche il compagno di reparto: Chancellor infatti nelle ultime apparizioni al suo fianco ha alzato il rendimento. L’anno scorso Mancini lo convocò in Nazionale, poi gli infortuni fermarono la sua crescita; finalmente è tornato e Brescia si gode un difensore di soli 23 anni dal futuro assicurato.

Il centrocampista albanese invece ha vissuto un’estate tribolata dal Covid prima di scendere in campo soltanto per quattro partite. Tempo comunque di mettere a segno una doppietta contro il Lecce; poi crack, lesione parziale del tendine rotuleo e quattro lunghi mesi di stop. Ieri la riapparizione per la prima volta tra i convocati e il rientro in campo nella ripresa con tanto di gol decisivo.

Cistana e Ndoj rappresentano due innesti fondamentali, quelli che a gennaio non sono arrivati dal mercato. Karacic e Pajac stanno disputando delle buone partite in cerca di continuità, ma Ninkovic e Pandolfi invece sono dei casi che si fatica a comprendere. Ecco perché i recuperi degli infortunati sono una manna dal cielo: il finale di stagione li vedrà sicuramente protagonisti.